Arsenico nell’acqua, denuncia in Procura del Codacons

04/02/2011 di
codacons-latina

Sulla questione dell’acqua all’arsenico, il Codacons ha depositato oggi una denuncia penale presso la Procura della Repubblica di Roma, contro la Regione Lazio e lo Stato Italiano. “Il problema dell’arsenico – scrive il Codacons – e di altre sostanze inquinanti presenti nelle acque destinate al consumo umano, era noto da anni. Nonostante ciò, la Regione si è avvalsa delle deroghe concesse dalla legislazione italiana, senza però provvedere efficacemente a bonificare le falde acquifere, al punto che la Commissione Europea nell’ottobre scorso si è vista costretta a bocciare l’ultima richiesta di deroga proveniente dall’Italia. Ciò ha fatto si che, a causa dell’immobilismo delle istituzioni centrali e locali, i cittadini dei comuni interessati dal problema, sono stati costretti a consumare per anni acqua inquinata, mettendo in serio pericolo la propria salute. La scienza moderna ha dimostrato infatti come l’assunzione di arsenico nel corpo umano possa provocare danni a fegato, reni e sangue, e incidere sull’insorgenza di tumori alla pelle e agli organi interni. Non solo. Studi scientifici hanno dimostrato l’elevata pericolosità dell’arsenico anche per l’ambiente; in particolare, è stato rilevato che l’arsenico non può essere distrutto e che le piante lo assorbono abbastanza facilmente. Ad oggi, nulla è stato fatto per il risanamento delle acque e per garantire l’approvvigionamento idrico tramite fonti alternative”.

Per tali motivi, il Codacons ha presentato una denuncia in Procura, in cui si chiede di aprire una indagine sull’amministrazione regionale e statale, alla luce di possibili profili penalmente rilevanti quali inquinamento doloso, concorso in epidemia, e altri che saranno ravvisabili, e predisporre il sequestro immediato delle falde acquifere fuorilegge, al fine di impedire che acqua contaminata da sostanze pericolose per la salute umana finisca nelle case dei cittadini.

L’associazione raccoglierà fino al 10 febbraio le adesioni al ricorso collettivo per chiedere il risarcimento danni da acqua all’arsenico, e il 7 febbraio terrà un’assemblea pubblica a Latina, prevista per le ore 17 presso il liceo “Grassi”.