CADAVERE NEL CONGELATORE, DE SANTIS MORTO PER INFARTO

03/04/2008 di
di MARCO CUSUMANO  *

Gli
esami di laboratorio continuano a ritmo serrato. L’obiettivo è chiarire
con certezza la causa della morte di Giancarlo De Santis, il pensionato
trovato senza vita rinchiuso in un congelatore a Doganella di Ninfa.
Ieri il medico legale Giovanni Arcudi ha lavorato fino a tarda sera,
con i suoi collaboratori, per verificare la presenza di eventuali
tracce di veleno che potrebbero aver causato la morte del pensionato.
Ma, per adesso, l’esito è negativo. Mancano ancora gli ultimi
accertamenti, ma l’ipotesi ormai quasi certa è quella di una morte
causata da un infarto.

 


In questo caso la posizione di Stefania
Orsola Scarlata, la donna di 35 anni arrestata, sarebbe profondamente
diversa. Cadrebbe l’accusa di omicidio volontario ma resterebbe in
piedi quella di occultamento di cadavere. Per lei si potrebbero aprire
le porte del carcere di Rebibbia già dopo l’udienza di venerdì davanti
ai giudici del Tribunale del Riesame. Il reato di occultamento di
cadavere non prevede, infatti, la custodia in carcere e limita la
condanna massima a tre anni di reclusione. Tuttavia la donna potrebbe
restare a Rebibbia per aver utilizzato il bancomat di De Santis o per
eventuali altre accuse della Procura.

In questa complicata vicenda
resta da capire come il corpo di De Santis sia potuto finire in quel
congelatore. La donna si è forse spaventata agendo d’impulso o forse è
stata aiutata o spinta da qualcuno? Lei continua a negare di aver
nascosto il corpo nel congelatore, ma non fornisce elementi in grado di
individuare il responsabile dell’occultamento. Le uniche accuse
riguardano l’ex compagno, l’uomo che l’ha denunciata ai carabinieri
come ricattatrice e truffatrice.

Lui, M.C. le iniziali, sembra
ormai il punto chiave del giallo. Qualche ruolo ha avuto in questa
storia? Ha avvisato i carabinieri per incastrare la donna che lo
ricattava? Sapeva che in quel congelatore c’era il corpo di De Santis?
A rafforzare i dubbi c’è anche il fatto che nella sua auto è stata
trovata la fotocopia del documento d’indentità della vittima, Giancarlo
De Santis. Lui dice che l’ha lasciata Stefania Orsola Scarlata, ma le
verifiche continuano.
Venerdì la donna, assistita dall’avvocato
Daniele Cardenia, comparirà davanti ai giudici del Riesame.
L’interrogatorio sarà determinante per lo sviluppo dell’indagine e per
la decisione sulla misura cautelare. La donna ha intenzione di parlare,
di spiegare con precisione il rapporto che c’era tra lei e De Santis.
Dopo aver inizialmente negato di conoscerlo, la Scarlata ha ammesso di
aver curato una sua pratica. Ma pare che il loro rapporto sia ben più
profondo, che vada oltre le attività finanziarie lecite o illecite. E
non è escluso che la donna possa anche descrivere una relazione di
amicizia o addirittura sentimentale. Per saperlo bisognerà attendere
venerdì, di certo la Scarlata ha voglia di raccontare la sua verità.
Intanto continua a preoccuparsi dei suoi cani. La Procura aveva
intenzione di affidarli ad un canile ma probabilmente si attenderà
l’esito del Riesame: Stefania potrebbe tornare presto nella villetta di
Doganella. (* Il Messaggero, 3-4-2008)