AGGUATO CON MITRA, ARRESTATI RESTANO IN CARCERE

01/04/2008 di
Restano in carcere Enzo Buono e Francesco Gara, due dei tre uomini arrestati dagli investigatori della Squadra mobile di Latina e ritenuti componenti del
commando armato che ha esploso colpi da un kalashnikov ferendo gravemente due persone la notte di venerdì.

 
L’arresto dei due, avvenuto sabato scorso, è stato convalidato dal Gip del tribunale di Velletri, Bernadette Nicotra, che ha confermato per entrambi la custodia cautelare in carcere. I due, assistiti dai rispettivi avvocati Ciro Palumbo, del foro di Velletri, e da Antonio Francesco Cometrà del foro
di Roma, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
 
I legali, sostenendo il mancato pericolo di reiterazione del reato e di fuga, avevano chiesto la revoca della misura cautelare e, in subordine, gli arresti domiciliari. L’intera ordinanza di arresto si basa sulle dichiarazioni dell’
imprenditore di origini napoletane e proprietario di un ristorante a Cisterna, considerato il bersaglio dell’agguato di venerdì scorso.
 
Secondo la Procura l’intenzione del gruppo armato era quella di uccidere e nell’ordinanza si parla di «quasi flagranza di reato» e di gravi indizi di colpevolezza a carico dei due uomini accusati di tentato omicidio plurimo e di porto abusivo di armi da guerra. I legali contestano però la validità del
riconoscimento dei componenti della banda, avvenuto al buio e sulle auto in corsa lungo l’Appia, e annunciano ricorso al tribunale del Riesame.  
 
Nell’ordinanza si fa inoltre riferimento a un precedente episodio di estorsione di cui sarebbe stato vittima l’imprenditore napoletano. Nell’agguato sono rimaste coinvolte altre due persone, Gerardo Citro che viaggiava a bordo di
un’altra auto in direzione Latina, e Giuseppe Chinellato, un agricoltore di Cisterna che la sera dell’agguato si è trovato sotto tiro dei kalashnikov.