Pianeta Outlet incendiato, c’era stato un altro tentativo. Un arresto della polizia
C’era stato un altro tentativo di incendiare Pianeta Outlet prima di quello messo a segno sabato scorso e che ha distrutto il nuovo centro specializzato nella vendita di materiali da stock e fallimenti, aperto da una settimana sulla Monti Lepini a due passi dal Casello A1. Lo hanno accertato gli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone che ieri sera hanno arrestato un 47enne del capoluogo con l’accusa di essere l’esecutore materiale di quell’attentato.
Ad incastrare l’uomo sono state le immagini delle telecamere piazzate nella struttura e nella parte bassa di Frosinone. Partendo da quelle che sorvegliavano gli ingressi di Pianeta Outlet gli uomini del questore Pietro Morelli hanno ricostruito, a ritroso, tutti i movimenti dell’attentatore.
I video lo riprendono nella zona dello Scalo prima che appiccasse l’incendio, mentre percorreva la stradina attigua al locale e soprattutto prima che si coprisse il volto per non essere riconosciuto. I poliziotti lo hanno identificato subito in quanto il 47enne ha diversi precedenti: per spaccio, furto ed estorsione. Esaminando i video dei giorni precedenti l’incendio la Squadra Mobile guidata dal dottor Angelo Longo ha scoperto che c’era stato un altro tentativo messo in atto sempre dallo stesso uomo nella nottata tra l’11 e il 12 novembre e non andato a buon fine per l’intervento del personale della vigilanza privata.
Sulla base degli elementi emersi, i poliziotti si sono fatti autorizzare dalla Procura della Repubblica una perquisizione in casa del sospettato: è così che hanno trovato i capi di abbigliamento ripresi dalle telecamere indosso all’uomo che versava benzina nelle sale di Pianeta Outlet e poi gli dava fuoco. L’uomo, alla vista degli agenti, ieri ha tentato di scappare ma è stato raggiunto ed arrestato. Ora è in carcere a Frosinone. Le indagini si concentrano sui mandanti e sul movente.