Fondazione Latina 2032, pioggia di finanziamenti per i 100 anni di Latina
E’ una delle città più giovani d’Italia, la seconda più popolosa del Lazio – dopo Roma – con i suoi 126mila abitanti. E’ anche il simbolo di una delle opere chiave del ventennio fascista, la bonifica delle paludi dell’Agro pontino. Latina compirà 100 anni nel 2032 ed una appena legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale stanzia fondi destinati alle iniziative di promozione in occasione del centenario della nascita del comune che fu inaugurato da Benito Mussolini il 18 dicembre del 1932 con il nome di Littoria.
La legge si propone di celebrare Latina «quale luogo di particolare rilievo nella storia dell’architettura italiana del XX secolo, con particolare riferimento alla corrente architettonica del razionalismo italiano, delle bonifiche, dell’accoglienza, del dialogo interculturale e della riflessione storica, sia a livello nazionale che internazionale».
L’idea di costruire una città dove c’erano paludi, zanzare e malaria fu un progetto visionario elaborato da Valentino Orsolini Cencelli, commissario all’Opera nazionale per i combattenti e uomo di spicco del regime fascista. Dopo alcune contrarietà iniziali, Mussolini lo appoggiò e si mise a capo dell’imponente apparato di propaganda culminato con il suo discorso dal balcone del comune appena edificato durante il quale annunciò anche che sarebbero state costruite altre città nell’agro romano e pontino: Pomezia, Sabaudia, Aprilia e Pontinia. I primi abitanti di Littoria furono coloni veneti e friuliani.
L’architetto Oriolo Frezzotti fu l’artefice della progettazione della nuova città secondo i dettami del razionalismo che ha lasciato tracce tuttora ampiamente visibili: dal palazzo delle Poste a piazza Roma, dal palazzo del Comune, con la torre dell’orologio, dal tribunale al palazzo M (così chiamato per la sua forma che richiama l’iniziale di Mussolini), ora sede della questura.
Tutti luoghi che la legge si propone di valorizzare con appositi stanziamenti alla Fondazione Latina 2032 che dovrà essere costituita come ente del ministero della Cultura: 200mila euro per il 2026 e 600mila per ciascuno degli anni dal 2027 al 2032.
Per il patrimonio della Fondazione saranno assegnati contributi di di 200mila euro per il 2024, 500mila euro per il 2025, 600mila euro l’anno a decorrere dal 2026. La legge punta anche a promuovere «incontri con storici, intellettuali, artisti, architetti e scrittori, con particolare attenzione al coinvolgimento delle nuove generazioni, in un’ottica europea e internazionale sul tema delle città fondate negli anni Trenta del XX secolo, con riferimento sia alle città dei Paesi del Mediterraneo sia alle città del resto del mondo». Esulta il senatore Nicola Calandrini (FdI), primo firmatario della norma. E’ lo strumento, sottolinea, «per affrontare al meglio una sfida di grande portata: presentarsi tra le grandi città italiane con un’immagine rinnovata e rafforzata, grazie a un rilancio culturale che coinvolge istituzioni, cittadini e nuove generazioni. E’ un impegno morale. Latina può guardare al futuro con rinnovato ottimismo e consapevolezza del proprio valore storico e culturale».