Caso cimitero, le associazioni dei consumatori fanno chiarezza: conferenza stampa alle 11 al circolo cittadino

03/03/2022 di

Le associazioni dei consumatori di Latina faranno chiarezza sul caso del cimitero in una conferenza stampa, aperta a tutti, alle 11 al circolo cittadino in piazza del Popolo.

I responsabili di Asso. Cons Italia, Codacons, Codici e Federconsumatori, esprimono la massima soddisfazione relativamente alla importantissima sentenza con cui il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato dalla società che gestisce il cimitero urbano di Latina.

“Di fatto – affermano le associazioni in una nota – il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del 10 marzo 2021 con cui già il TAR del Lazio aveva respinto il ricorso di Ipogeo che verteva sulla lettera che il Comune di Latina aveva inviato alle quattro Associazioni di tutela dei Consumatori, per informarli di aver diffidato la società che gestisce il Cimitero a non applicare con effettivo retroattivo quanto previsto nel regolamento comunale di fine 2008.

Ipogeo aveva impugnato questa comunicazione invece che quella del 23 dicembre 2019, che aveva come destinataria diretta la stessa ditta, per cui il TAR non poteva che dichiarare inammissibile il ricorso della Società.

La Sentenza del Consiglio di Stato, ora, ha come conseguenza pratica quella di lasciare del tutto invariati gli effetti della lettera dell’Ente, per cui ai cittadini che siano titolari di concessioni cimiteriali antecedenti il 2009 non dovrebbero più pervenire lettere da parte di Ipogeo, con la richiesta di pagamenti o di estumulazioni dei resti mortali di persone decedute prima della entrata in vigore del Regolamento approvato dal Consiglio comunale il 22.12.2008″.

L’ASSESSORE CASCHERA. Intanto l’assessore del Comune di Latina, Pietro Caschera, interviene sul caso spiegando che “le norme generali che regolano i rapporti tra il Comune di Latina, la società Ipogeo che ha la gestione del cimitero e l’utenza interessata sono contenute nelle disposizioni del vigente Regolamento, al quale il gestore è tenuto a ricondursi nell’erogazione del servizio ivi comprese le spese di mantenimento, pari ad € 15,00 per anno che restano dovute da ciascun titolare di sepoltura per ogni concessione posseduta”.

Dopo che la sentenza del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Ipogeo l’assessore comunale ai lavori pubblici Pietro Caschera sottolinea come la sentenza in questione ha “ribadito quanto già affermato in prima istanza dal Tar Lazio, ovverosia che la nota dirigenziale del marzo 2020 aveva soltanto carattere meramente confermativo rispetto alle precedenti comunicazioni inviate al gestore del Cimitero ove si comunicava la necessità di una revisione sia del rapporto contrattuale che del Regolamento di Polizia Mortuaria”.

Le sepolture relative agli elenchi già pubblicati sull’Albo Pretorio on line del Comune di Latina, nonché sul sito www.cimiterodilatina.it , e relative al periodo compreso tra il 1976 e il 1991, sono da intendersi scadute: i cittadini hanno facoltà, laddove interessati, di rivolgersi al Gestore dei servizi cimiteriali potendo esprimere la propria volontà e preferenza circa la sepoltura in uso, così come stabilito dal Regolamento approvato il 29 aprile 2021, nonché della possibilità alternativa di ottenerne il rinnovo alle attuali condizioni. Si precisa che la sentenza – conclude Caschera – non autorizza la sospensione dei pagamenti dovuti dall’utenza, secondo quanto previsto dal citato regolamento di Polizia Mortuaria”.