Raddoppiano i cassintegrati nel Lazio, boom a Latina

14/01/2011 di

Raddoppiano i cassintegrati del Lazio, nell’arco di un solo mese. Da novembre a dicembre, riferiscono dalla Uil regionale, le persone in cassa integrazione sono passate da 24.462 a 51.589. «Il numero dei ‘disgraziatì è aumentato di ben 27.127 unità rapportate a tempo pieno – spiega il segretario generale Luigi Scardaone -. Il dato così eclatante è dovuto alla esplosione della cassa integrazione su Roma che passa dai 2.390.279 del novembre a 6.734.263 del dicembre per un incremento pari al +181,7% con un esplosione della cassa straordinaria che è aumentata del 349,8%». «Nella nostra regione le ore di cassa integrazione, e di conseguenza i lavoratori posti in cassa integrazione sono più che raddoppiati, si passa infatti dai 4.158.583 di novembre agli 8.770.115 di dicembre con un incremento del 111% – prosegue -. Il dato più drammatico si ha nella provincia di Viterbo dove le ore di cassa integrazione hanno avuto un incremento di 288,2% passando infatti da 75.230 del novembre 2010 alle 292,034 del dicembre con un incremento del 574,6% de cassa integrazione in deroga». «I lavoratori in cassa integrazione risultano cosi suddivisi per singola provincia (dicembre 2010) e sempre rapportati a tempo pieno: Frosinone 5.712; Latina 4.213; Rieti 333; Roma 39.613; Viterbo 1.718; per un totale di 51.589. A dicembre 2009 i lavoratori posti in cassa integrazione erano 32.729 a dicembre 2010 sono 51.589; la differenza è di un incremento di 18.860 lavoratori posti in cassa integrazione. Rapportando anno su anno notiamo che si è avuto un decremento di ricorso alla cassa integrazione per la provincia di Frosinone pari a 48,5% un decremento della provincia di Rieti pari a 47,2% mentre nella altre province si passa a un +109% per Roma ad un +116,2% per Viterbo ed a dirittura un 236,6% per Latina». «Quindi come si vede – conclude il segretario – la crisi non è assolutamente passata. Ci riflettano quanti hanno le responsabilit… politiche, questa situazione di estremo disagio non può protrarsi a lungo nel tempo. Occorrono in tempi rapidi interventi tali da mettere in movimento la straziata economia regionale».