Rubò il gratta e vinci da 500.000 euro nascondendolo a Latina, 58enne ai domiciliari

07/02/2022 di
gratta-vinci-latina

Sta attendendo la decisione del giudice circa la sua incapacità di intendere e volere agli arresti domiciliari Gaetano Scutellaro, il 58enne che lo scorso settembre, a Napoli, si impossessò di un gratta e vinci da 500 mila euro acquistato nella tabaccheria della ex moglie nel quartiere Materdei da una donna di 69 anni che poi denunciò tutto alle forze dell’ordine.

La sua storia, che ebbe grande risonanza mediatica, ha registrato un passo in avanti lo scorso dicembre, quando il giudice per le indagini preliminari ha accolto l’istanza presentata dal suo avvocato Vincenzo Strazzullo. Da allora l’uomo vive nell’abitazione della sorella.

La decisione è stata presa dal Tribunale in base all’esito di una perizia che lo stesso giudice aveva delegato a un consulente. Una visita con la quale è stato sancito che Scutellaro era affetto da una grave patologia psichiatrica che lo ha reso incapace di intendere e volere quando mise a segno il furto del «gratta & vinci». E questo lo renderebbe, tecnicamente, inadatto alla detenzione in carcere.

La vicenda, comunque, è in attesa di un ulteriore passaggio di cui si dovrà occupare il giudice di merito, quando verrà fissata l’udienza. In precedenza, per ben due volte, ma prima dell’esito della perizia, l’avvocato Strazzullo si è visto rifiutare dall’ ufficio Gip di Napoli (37esima sezione, presidente Giordano) una richiesta di revoca della misura cautelare e, prima, anche un’istanza di concessione degli arresti domiciliari.

La storia di Scutellaro, piuttosto nota e originale, ha fatto il giro d’Italia lo scorso settembre: il 58enne fece perdere le sue tracce dopo essersi impossessato, grazie a uno stratagemma, del «gratta e vinci» da 500mila euro che sosteneva avere comprato con i suoi soldi. Invece se l’era fatto consegnare con una scusa, approfittando del fatto che era l’ex marito della titolare del tabaccheria dove la 69enne l’aveva acquistato.

Per due giorni la vicenda fu al centro delle pagine di cronaca: Scutellaro – dopo due giorni di buio – riapparve nell’aeroporto di Fiumicino dove avrebbe voluto prendere un volo per Tenerife ma dove invece venne denunciato. Del biglietto, quel giorno, però non fu trovata traccia.

Dalle indagini della Procura di Napoli e dei carabinieri venne poi fuori che Scutellaro, prima di recarsi nell’aeroporto dal quale intendeva lasciare l’Italia, aveva fatto tappa in un istituto bancario di Latina dove aveva depositato il biglietto vincente dopo avere aperto un conto corrente a suo nome.

I carabinieri di Latina si recarono in banca per sequestrare il «gratta e vinci» che nel frattempo l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli aveva preventivamente reso inesigibile e l’uomo venne arrestato e chiuso in cella.