Alla centrale nucleare di Latina entra in funzione l’impianto Leco per estrarre e condizionare i fanghi radioattivi

23/12/2021 di

Nel 2021 accelerano le attività della Sogin che registrano costi di avanzamento dei lavori per circa 120 milioni di euro. A darne annuncio la società responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi che sottolinea come si tratti del miglior risultato dalla sua costituzione e conferma le previsioni del piano industriale 2021-2025.

L’avanzamento fisico della commessa nucleare è del 7,2%, oltre mezzo punto superiore alle previsioni che erano del 6,6%, con un cumulato complessivo dal 1999 ad oggi pari al 35,5% (28,3% al 31.12.2020).

In dettaglio nel 2021 nella centrale di Latina è entrato in esercizio l‘impianto Leco (Latina Estrazione e Condizionamento) per estrarre e condizionare i fanghi radioattivi; nella centrale di Trino è stata completata la rimozione dalla piscina dei purificatori dei componenti «attivati»; nella centrale di Caorso sono terminate la ricostruzione del deposito temporaneo Ersba2 e la realizzazione della waste route, mentre è prevista per l’inizio del 2022 la conclusione delle spedizioni delle resine; nella centrale del Garigliano è terminata la realizzazione del nuovo radwaste e la bonifica dell’ultima delle tre trincee.

Per quanto riguarda gli impianti nucleari nell’impianto Ipu di Casaccia si è concluso lo smantellamento delle apparecchiature di ricerca e fabbricazione di elementi di combustibile ad ossidi misti uranio-plutonio, che erano contenute all’interno di scatole a guanti; nel sito di Bosco Marengo sono state portate a termine tutte le attività di decommissioning previste dalla Fase1; nel sito Eurex di Saluggia, dopo aver aggiudicato la gara alla fine del 2020, sono stati riavviati i lavori di realizzazione del Complesso Cemex che permetterà di solidificare i rifiuti radioattivi liquidi presenti; nel sito Itrec di Rotondella stanno terminando le opere civili del deposito temporaneo annesso all’Impianto Cementazione Prodotto Finito, per il quale è stata lanciata la gara che sarà assegnata nei primi mesi del 2022.

LATINA. Nell’ottobre scorso il Ministero della Transizione Ecologica ha, con decreto ministeriale, autorizzato Sogin ad avviare nella centrale nucleare in dismissione di Latina l’esercizio dell’impianto Leco, Latina Estrazione e Condizionamento, che consentirà di trattare i fanghi radioattivi presenti nel sito.

L’impianto Leco è stato realizzato da Sogin per estrarre e condizionare in matrice cementizia 14,5 metri cubi di fanghi derivanti dal pregresso esercizio dei sistemi di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi della centrale. Questi fanghi attualmente si trovano in un serbatoio interrato in acciaio inox, compresi 1,5 metri cubi originariamente depositati sul fondo della piscina del combustibile.

Il Leco è costituito da un impianto di estrazione dei fanghi dal serbatoio interrato, da un impianto per il loro condizionamento in matrice cementizia e da un tunnel di collegamento tra questi due impianti. Tutte le operazioni saranno eseguite in remoto da una sala controllo. I manufatti prodotti saranno trasferiti nel deposito temporaneo del sito in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale quando sarà disponibile. Le operazioni previste con la messa in esercizio dell’impianto Leco costituiscono un’altra fondamentale tappa delle attività di dismissione della centrale di Latina e per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi italiani.