Guasto a Termini, treni bloccati: pendolari a piedi sui binari

Dalle 8 un blocco di alimentazione sulla linea di alimentazione tra Prenestina e Termini ha causato un blocco della circolazione dei treni. Forti ripercussioni alla stazione Termini, a quella di Ciampino e in generale su tutto il nodo. «In centinaia – spiega Maria Caruso, che viene da Latina a bordo di un treno regionale – stiamo camminando sui binari per raggiungere la stazione. Ci sono anche persone anziane e bambini, e chi ha le valigie ha difficoltà a camminare sui binari. Nessuno ci ha avvertito del guasto: per mezzora siamo stati fermi a due chilometri dalla stazione ma poi, visto che nessuno ci diceva nulla, abbiamo aperto le porte e siamo scesi». Trenitalia fa sapere che i tecnici sono al al lavoro per conoscere le cause del guasto e ripristinare l’alimentazione.
I RITARDI – Una media 70-120 minuti di ritardo. Secondo quanto si apprende, sarebbe questa una prima stima fatta da Ferrovie dello Stato dei ritardi dei treni che stamani non sono nè partiti e nè arrivati alla stazione Termini di Roma a causa di un calo di tensione che ha provocato un guasto elettrico. La situazione sta ora tornando gradualmente alla normalità e i pannelli digitali degli arrivi e delle partenze hanno ripreso a funzionare; c’è ancora attesa tra i passeggeri, che naso all’ insù, controllano gli orari dei treni.
LA DENUNCIA – «Di fronte all’ennesima emergenza ferroviaria abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, affinchè apra una inchiesta sull’ episodio odierno indagando, laddove se ne ravvisino gli estremi, per interruzione e turbativa di pubblico servizio, e accertando le responsabilità dei disagi ai passeggeri». Lo annuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «Come al solito – aggiunge – a fare le spese di disservizi e guasti vari sono i passeggeri, che subiscono ritardi dei convogli e danni ingenti senza ottenere alcun indennizzo automatico come forma di risarcimento. Proprio in tema di Ferrovie il Codacons, assieme alle associazioni dei consumatori aderenti a Casper, organizzerà giovedì 13 gennaio una clamorosa iniziativa di protesta contro il pessimo servizio offerto da Trenitalia agli utenti, i cui dettagli verranno resi noti nei prossimi giorni».
Come sempre, l’Italia è all’ultimo posto nel mondo per quanto attiene l’informazione e il disservizio soprattutto nei confronti dei pendolari. Si spendono centinaia di miliardi di euro per aggiornare le linee da Roma verso il nord e non s’investe nel mezzogiorno per il collegamento da Roma verso il sud. Trenitalia ha investito nella freccia rossa e l’Italia si è ritrovata già invecchiata nella tecnologia. Certamente bisognava investire sulla monorotaia che raggiunge velocità doppie rispetto alla freccia rossa e via, via investire per avere più controllo e migliore servizio per i pendolari che oltre a svolgere il servizio di lavoro fuori sede devono sottostare a continui ed inspiegabili ritardi che li costringe a restare in stazione per lungo tempo, senza ricevere assistenza e abbandonati al proprio destino. Secondo voi è un Italia che può andare avanti così in questo modo?
E menomale che dicevano me che Itaglia essere paese moderno, progredito,tecnologicamente avanzato.
Ogni giorno invece, vengono a galla storie che nemmeno in mia Africa si verificano.
…..Eppure mi e’ stato detto che goberno berluscojioni vuole creare grande ponde di Sicilia, nel frattempo i treni sono in ritardo sempre, sono sporchi e luridi sempre ( tanto la colpa e’ sempre di noi stranieri e tanto siamo sempre noi stranieri a mettere piedi zozzi su sedili e mangiare pane co broccoletti unti e bisunti), e quando c’e’ qualche problema DRENITALIA lo risolve con l’annuncio delle scuse tramite megafono.
Ma e’ siguro che l’ Italia non sia parte del terzo mondo?
Un saludo da Baunga l’immigrato africano orgoglioso di esserlo!
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