Terracina, trovata una molotov non esplosa: l’ombra del racket

Terracina nell’incubo degli attentati. Dopo le due bombe carta fatte esplodere sabato notte a distanza di circa venti minuti, una bottoglia molotov inesplosa è stata trovata dai carabinieri in via delle Arene, accanto alla ruota anteriore di una Fiat Cinquecento di un pensionato. La segnalazione è arrivata da alcuni cittadini che avevano notato la bottiglia sospetta.
La molotov si trovava davanti all’abitazione di un donna che lavora per l’albergatore che lo scorso anno denunciò un giro di usura da 10 milioni di euro. Da quella denuncia partì un’inchiesta che coinvolse diverse persone. Intanto vanno avanti le indagini di polizia e carabinieri sulle due bombe di fabbricazione artigianale fatte esplodere al bar Roxy e all’ agenzia immobiliare Savo. In città aleggia l’ombra del racket.
Sindaco Nardi, è questa la Terracina che volevi prima delle elezioni? Dove sono finiti i tuoi proclami di sicurezza sul territorio. Non ci avevi assicurato, alla vigilia dell’elezioni, una città più sicura dalla delinquenza? Che fine ha fatto il tanto strombazzatto progettto delle telecamere di sorveglianza sparse per la città. Per il rispetto dei cittadini che l’hanno votato, sarebbe doveroso chiedere almeno scusa e di riconoscere che non è in grado di amnistrare una città come Terracina.