La storia di Cesare Rosati, 34enne di Latina passato dalle serate al lido al boom dell’immobiliare etico

20/09/2021 di

Si chiama Cesare Rosati, ha 34 anni ed è di Latina. Forbes Italia lo ha definito il «profeta» dell’immobiliare etico, grazie a un’intuizione che gli ha permesso di fare business in modo innovativo – ed etico – nel mercato immobiliare.

L’incipit della sua storia è simile a quella di tanti: il padre vuole per lui le sicurezze del “posto fisso”, e così lo spinge a fare il militare. Lui lo accontenta, ma alle sicurezze preferisce le sfide. Così va per la sua strada e inizia a organizzare eventi sul litorale pontino. Dopo tanti successi, arriva il fallimento: un evento va male, e porta con sé così tanti debiti da metterlo nella posizione di dover chiudere l’attività. Rosati, giovanissimo, perde i soldi ma non l’ambizione, e cerca una strada per risollevarsi. La trova nell’immobiliare.

Inizia così a investire in immobili. Prima studia per acquisire le competenze, che diventano la prima risorsa che investe, quando ancora non ha soldi da investire. Poi inizia a guadagnare grosse somme, impiegando queste competenze per risolvere grandi problemi a persone che rischiano di perdere la casa all’asta. Infine, inizia a investire in immobili la liquidità ottenuta, e investimento dopo investimento, a soli 28 anni, diventa milionario.

«Quando qualcosa va storto», riflette Rosati, «per esempio quando si perde il lavoro, la maggior parte delle persone se la prende con lo Stato, dal quale pretende un sostegno economico. Sono poche le persone che si creano un piano B, e ancor meno quelle che se lo creano prima di imbattersi nel problema, per evitare di trovarsi all’improvviso senza un’entrata economica – cosa che, di fatto, può succedere a tutti, e la pandemia ce lo ha dimostrato».

Proprio per portare la sua esperienza tra le persone e mostrare loro un “piano B” molto fruttuoso, Rosati ha fondato la IoInvesto Academy, che eroga formazione avanzata sugli investimenti immobiliari e offre un’opportunità inedita sul panorama imprenditoriale italiano: Rosati investe il suo denaro nelle operazioni trovate dai suoi allievi in tutta Italia, e divide con loro i guadagni.

Il successo raggiunto non ferma Rosati, e anzi gli dà la spinta per continuare nella ricerca e nell’innovazione. Così crea due startup innovative per rispondere a un problema reale e sempre più urgente: quello dei crediti ipotecari deteriorati. Sempre più persone hanno difficoltà a pagare il mutuo, e dopo il pignoramento della loro casa rischiano di perderla all’asta, ritrovandosi senza un tetto e, in molti casi, con ulteriori debiti da pagare.

Da questo problema, l’idea di Rosati: «Dopo aver incontrato centinaia di debitori e creditori, ho potuto comprendere che l’asta immobiliare non è mai una soluzione soddisfacente e definitiva. Vendendo la casa all’asta, molti esecutati non riescono a saldare interamente il loro debito, e quindi i creditori possono rifarsi ancora su di loro, pignorando altri beni immobili, il loro stipendio o la loro pensione, o ancora rifacendosi su eventuali figli o garanti. Per i creditori, dall’altro lato, spesso un’asta non è sufficiente al recupero del credito, perché qui, di fatto, gli immobili vengono svenduti. Questo comporta per loro un allungamento di tempi e un aumento di spese giudiziarie». Così nascono SalvaCasa e ReCredito.

La prima aiuta i debitori trattando con la banca per ridurre il debito, acquistando la casa prima che finisca all’asta, corrispondendo agli esecutati una somma di denaro per ripartire e saldando interamente tutti i loro debiti. La seconda interviene, sempre con un risvolto etico e sociale, sull’altro fronte, gestendo e recuperando i crediti per conto delle banche. «In questo modo aiutiamo gli esecutati a chiudere la loro posizione debitoria e le banche a recuperare i loro crediti, mediando tra entrambe le parti per trovare la soluzione più efficace», spiega Rosati.