ZOOTECNIA, AL VIA SINERGIA CONTRO CRISI
La crisi del settore bufalino sta preoccupando sempre più allevatori e rappresentanti delle organizzazioni agricole.
Lo affermano, in una nota congiunta, i responsabili delle organizzazioni agricole di Coldiretti, Cia e Confagricoltura di Frosinone, Latina e Caserta, insieme al
presidente del Consorzio per la tutela degli allevamenti bufalini di Amaseno Salvatore Rinna e al rappresentate del consorzio di Latina. «Nella zona della Dop della mozzarella di bufala, che interessa diverse province del Lazio e della Campania, c’è apprensione – denuncia la nota – a causa di alcuni eccessi di produzione che non trovano giustificazione se rapportati alla reale consistenza degli allevamenti presenti nei comuni della Dop».
presidente del Consorzio per la tutela degli allevamenti bufalini di Amaseno Salvatore Rinna e al rappresentate del consorzio di Latina. «Nella zona della Dop della mozzarella di bufala, che interessa diverse province del Lazio e della Campania, c’è apprensione – denuncia la nota – a causa di alcuni eccessi di produzione che non trovano giustificazione se rapportati alla reale consistenza degli allevamenti presenti nei comuni della Dop».
È stato deciso, annunciano le organizzazioni agricole e i produttori, «di chiedere un maggior controllo da parte delle autorità preposte che possano scongiurare, nell’intera filiera, fatti irregolari». E «a breve interesseremo anche il Prefetto di Frosinone Piero Cesari» dicono Gianni Lisi e Loris Benacquista, rispettivamente direttore e presidente della Coldiretti di Frosinone, Mario Mancini, presidente Cia, e Franco Baldassarre, direttore Confagricoltura, secondo i quali «è intollerabile – hanno aggiunto – che i produttori non vengano
tutelati proprio nell’ormai prossima stagione estiva che porterà, così come sempre, ad un aumento della richiesta di prodotto».. La sinergia che Coldiretti, Cia e Confagricoltura di Frosinone, Latina e Caserta, che per la prima volta si sono incontrati, «mira a dare certezze ai produttori per cercare di arginare i paventati dubbi sul ritiro del prodotto e sui prezzi per gli allevatori».