Omicidio Moro, tre nuovi arresti dopo il pentimento di Andrea Pradissitto

09/07/2021 di

La Squadra Mobile della Questura di Latina, unitamente al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, questa mattina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma nei confronti di tre noti esponenti del clan Ciarelli-Di Silvio, indagati a vario titolo per la morte di Massimiliano Moro, omicidio commesso a Latina nel 2010.

Le indagini sulla morte di Moro portarono già, lo scorso mese di febbraio, all’arresto di quattro rampolli della malavita locale, accusati di aver fatto parte del commando che la sera del 25 Gennaio 2010 fece irruzione all’interno dell’abitazione della vittima, uccisa a bruciapelo con due colpi di pistola.

Gli arresti di questa mattina scaturiscono da nuovi approfondimenti investigativi coordinati dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ed agevolati dal contributo offerto dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia: Andrea Pradissitto. Il giovane ha fornito, evidentemente con conoscenza diretta dei fatti, importanti elementi di prova sulle consorterie Rom e su alcuni fatti criminali avvenuti nella cosiddetta «Guerra Criminale», fra i quali assume primaria importanza l’omicidio di Massimiliano Moro.

Rappresentanti di entrambe le famiglie rom, Ciarelli e Di Silvio, parteciparono all’esecuzione dell’omicidio di Massimiliano Moro, a poche ore dall’agguato subito da Carmine Ciarelli. È quanto emerge dalla nuova ricostruzione dei fatti nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile della Questura di Latina che questa mattina ha portato all’arresto di altre tre persone per il delitto avvenuto 11 anni fa.

Due dei nuovi arrestati, Antoniogiorgio Ciarelli e Ferdinando Pupetto Di Silvio, concorrevano all’esecuzione dell’omicidio di Moro in veste di palo. Si tratta della conferma dell’avvio di un nuovo e più forte sodalizio che mirava a riaffermare con violenza e minaccia il controllo del territorio a Latina, rispetto al tentativo di gruppi rivali, non di etnia Rom, di ribaltare il proprio potere.

La terza persona arrestata questa mattina è Ferdinando Ciarelli detto Macù, già finito agli arresti a febbraio ma poi scarcerato per un vizio di forma. A inizio anno, infatti, la polizia di Latina, su ordine dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, aveva tratto in arresto oltre a Macù, Ferdinando Ciarelli detto Furt, Andrea Pradissito e Simone Grenga considerati i componenti del commando che la sera del 25 gennaio 2010 uccisero Massimiliano Moro nella sua abitazione con due colpi di pistola, al collo e alla nuca.

Determinanti per i nuovi arresti le dichiarazioni rese da Andrea Pradissito, genero di Ferdinando Ciarelli detto Furt, che da aprile ha iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia, facendo nuove rivelazioni ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.