Omicidio Desirée Mariottini, Minthe resta in carcere: nuova ordinanza

21/06/2021 di

Niente scarcerazione per Brian Minthe, condannato, assieme ad altri tre cittadini africani, nella tarda serata di ieri per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina trovata morta in un immobile fatiscente a Roma nell’ottobre del 2018. In nottata la Procura di Roma ha emesso una nuova ordinanza cautelare per l’imputato, condannato a 24 anni e sei mesi, subito accolta dai giudici della III corte d’assise che per lui avevano disposto la scarcerazione per decorrenza dei termini della custodia per l’accusa di violenza sessuale. Una decisione che aveva scatenato la reazione indignata dei familiari della ragazza a cominciare dalla mamma Barbara che nei minuti successivi alla lettura della sentenza non aveva nascosto la sua delusione affermando che «non è stata fatta giustizia».

Quattro le condanne inflitte: oltre a Minthe, i giudici hanno inflitto due ergastoli a Mamadou Gara e Yussef Salia e 27 anni di reclusione ad Alinno China. Nei confronti degli imputati le accuse vanno, a seconda delle posizioni, dall’omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori. Sono accusati di avere violentato la ragazza e somministrato un mix di droghe e farmaci che ne ha provocato la morte. Nel nuovo provvedimento a carico di Minthe i pm di piazzale Clodio, coordinati da Michele Prestipino, contestano il reato di omicidio.

I giudici, nel provvedimento di tre pagine, scrivono che è «concreto ed attuale il pericolo di fuga» dell’imputato. Nell’ordinanza della Corte d’Assise affermano che l’uomo, una volta scarcerato, avrebbe potuto darsi alla fuga «anche al fine di sottrarsi all’esecuzione della pena come da lui fatto nell’immediato al momento del decesso di Mariottini».

L’uomo «non ha mostrato segni di resipiscenza» e alla luce del fatto che Minthe è sprovvisto di abitazione «non sarebbero praticabili misure meno gravose» del carcere. L’atto gli è stato notificato dagli uomini della squadra mobile nel corso della notte nel carcere di Regina Coeli dove si trova detenuto. La decisione del tribunale è stata accolta con soddisfazione dai legali della famiglia Mariottini.

«Che Minthe resti in carcere è una notizia che rasserena gli animi – afferma l’avvocato Maria Concetta Belli, legale della madre della minorenne -. Il fatto che una persona condannata a 24 anni e 6 mesi potesse tornare libero era una cosa inconcepibile. La reazione della madre di ieri è stata umana, per lei sono stati due anni terribili, un processo doloroso in cui ha dovuto rivivere tutte le fasi di questa drammatica vicenda».

Dal canto suo l’avvocato Maria Teresa Ciotti, legale dei nonni e della zia della ragazzina uccisa, aggiunge che «la mamma di Desiree ieri era rimasta sconvolta alla lettura della sentenza dalla notizia che uno degli imputati potesse lasciare il carcere ma questa mattina ha accolto con soddisfazione la notizia. Nulla potrà restituirle la figlia ma queste condanne ridanno dignità e rispetto alla memoria di Desiree».