Fatto brillare l’ordigno bellico trovato nel porto di Formia

15/06/2021 di

È stato messo in sicurezza e fatto brillare l’ordigno della seconda guerra mondiale trovato ieri nel porto di Formia, in occasione delle attività subacquee di indagine archeologica prescritte dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici nell’ambito dei lavori di adeguamento funzionale degli scivoli e delle banchine nel molo «Vespucci». L’operatore subacqueo ha trovato, all’interno del bacino portuale, l’ordigno bellico, semi affiorante dal fondale marino roccioso misto a fango, ad una profondità di circa sette metri.

Fortunatamente, fa sapere la Guardia costiera di Gaeta, l’ordigno si trovava adagiato in un lato del porto non principalmente interessato dall’intenso traffico di traghetti di linea ed unità da diporto. La capitaneria di porto di Gaeta ha immediatamente informato la prefettura di Latina, oltre a vietare nello specchio acqueo interessato la navigazione e qualsiasi altra attività connessa con l’uso del mare.

La prefettura ha quindi richiesto l’intervento di personale specializzato del Cmsubin della Marina Militare, avvenuto questa mattina con militari e mezzi del Nucleo Sdai del Gruppo Operativo Subacquei, di stanza presso il porto di Napoli. L’ordigno, dopo esser stato riconosciuto come una bomba di aereo risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato messo in sicurezza e rimorchiato fuori dall’ambito portuale da una motovedetta della Guardia Costiera di Formia.

L’ordigno è stato fatto brillare in un punto precedentemente individuato, a circa sette miglia al largo di punta dello stendardo del porto di Gaeta con un fondale di oltre 70 metri, ad una distanza ed una profondità adeguate a garantire la sicurezza delle operazioni e a tutelare l’ambiente marino. A supporto delle attività nella cornice di sicurezza in mare è stata impiegata anche una motovedetta della Guardia Costiera di Gaeta.

(foto d’archivio)