Stupefacenti per turni di lavoro massacranti, arrestato un medico. Indagati un farmacista e un avvocato

25/05/2021 di

I Carabinieri del Nas di Latina, a conclusione dell’indagine “No Pain”, hanno arrestato un medico e sospeso un farmacista e un avvocato. Disposto anche il divieto di dimora per una cittadina marocchina. L’indagine è coordinata dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, insieme al sostituto Giorgia Orlando della Procura della Repubblica di Latina. Le misure sono state eseguite a Latina e Sabaudia.

Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un medico di medicina generale del luogo; 3 misure cautelari interdittive della sospensione dai rispettivi pubblici servizi – per la durata di 1 anno – all’indirizzo del predetto sanitario, di un farmacista e di un avvocato del posto; 1 misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Latina a carico di 1 cittadina di nazionalità marocchina.

I 4 soggetti, destinatari dei provvedimenti – si legge in una nota dei carabinieri – sono indagati a vario titolo per illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato.

Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, sono state eseguite con il supporto di militari del comando provinciale dei carabinieri di Latina. Le indagini – condotte dal Nucleo antisofisticazioni e sanità pontino e avviate, d’iniziativa, dal mese di aprile 2020 a seguito di un approfondito monitoraggio svolto sulla dispensazione dei farmaci ad uso stupefacente – hanno permesso di accertare che il medico di medicina generale in convenzione con l’Ausl di Latina rilasciava illecitamente – per finalità non terapeutiche – in favore di 222 propri assistiti di nazionalità indiana (per lo più impiegati nel settore agricolo), circa 1.000 prescrizioni mediche (per la gran parte a carico del Servizio sanitario nazionale) per la dispensazione di oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente (con principio attivo ossicodone), accertando che l’assunzione del medicinale avveniva non per curare patologie degli assistiti ma per poter loro consentire di effettuare dei gravosi turni di lavoro, che la maggior parte svolgeva nel settore agricolo attestando falsamente esenzioni di ticket sanitario causando cosi un danno al Servizio sanitario nazionale quantificato in oltre 24 mila euro.

Il medico, secondo l’accusa, ha inoltre prescritto indebitamente 3.727 ricette del indicando falsamente il codice di esenzione ticket a favore di 891 pazienti provocando un danno al Sistema sanitario nazionale per 146.052,89 euro complessivi; prescriveva farmaci, a carico del Ssn, mai consegnati ai pazienti intestatari delle ricette, il cui costo veniva rimborsato alla farmacista indagata; in concorso con gli altri indagati extracomunitari, formava falsi certificati medici finalizzati all’illecita regolarizzazione di cittadini extracomunitari, attestando falsamente la loro presenza sul territorio nazionale in epoca antecedente all’8 marzo 2020; ha redatto inoltre, in concorso con un avvocato del foro di Latina – anch’egli indagato e destinatario di misura interdittiva – un certificato medico in favore di un 51enne del luogo già colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione e decreto di sospensione del medesimo, attestante false patologie psichiatriche da utilizzare per ottenere una misura alternativa alla detenzione.