VIDEO Fabrizio Moretto ucciso a Bella Farnia, era indagato per l’omicidio di Erik D’Arienzo

22/12/2020 di

Fabrizio Moretto, 50 anni, è stato ucciso questa sera a Sabaudia in località Bella Farnia. Il fatto di sangue si è consumato poco dopo le 20. L’uomo è stato colpito mentre era su uno scooter con almeno uno colpo di arma da fuoco alla schiena, quasi sicuramente sparato da una pistola di piccolo calibro.

Un residente ha lanciato l’allarme vedendo la vittima accasciarsi al lato della strada, ma all’arrivo degli operatori del 118, per Moretto non c’era più nulla da fare.

Fabrizio Moretto era indagato per la misteriosa morte di Erik D’Arienzo, il giovane trovato ferito sulla Pontina lo scorso 30 agosto e morto dopo una settimana in ospedale.

I carabinieri stanno effettuando una serie di perquisizioni. Tra le ipotesi quella della vendetta per il delitto di D’Arienzo.

 

IL FINTO INCIDENTE. Secondo gli investigatori Erik D’Arienzo, 28 anni, di Sabaudia, è stato ucciso. L’incidente in scooter fu solo un tentativo di depistaggio. I pm di Latina, Claudio De Lazzaro e Martina Taglione, avevano iscritto sul registro degli indagati Fabrizio Moretto, ucciso ieri sera a Bella Farnia. Moretto, la notte del presunto incidente, era con D’Arienzo.

Il 30 agosto Erik D’Arienzo, figlio del pregiudicato Ermanno, detto “Topolino”, fu trovato a terra sulla Pontina con gravissime ferite alla testa e a un braccio. Morì una settimana dopo al Goretti di Latina.

Fabrizio Moretto, detto Pipistrello, di Sabaudia, è stato indagato insieme a un altro uomo, originario di San Felice Circeo e residente a Priverno, Michele Mastrodomenico. Quest’ultimo ha dei precedenti: nel 2016 fu condannato in primo grado a due anni e mezzo di reclusione, con l’accusa di tentata estorsione e di aver cercato di bruciare il locale al titolare di un supermercato Carrefour del Circeo.

Secondo una delle ipotesi dei carabinieri D’Arienzo aveva un debito di droga con un fornitore. Potrebbe essere stato vittima di una spedizione punitiva per il mancato pagamento del debito, forse gli aggressori non intendevano ucciderlo ma la situazione è precipitata e le violenze hanno portato al decesso del ragazzo. E’ solo un’ipotesi in attesa di verifiche.

Il padre della vittima è un nome noto alle cronache. Ermanno D’Arienzo, detto “Topolino”, è stato protagonista negli anni 80 di clamorose rapine.

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