Il ristorante Essenza di Terracina conquista la prima Stella Michelin

25/11/2020 di

Il ristorante Essenza (Terracina) conquista la prima Stella Michelin. Oggi è stata presentata la 66a edizione della Guida Michelin Italia, in occasione della quale sono state annunciate le nuove stelle Michelin, tra le quali una allo chef Simone Nardoni di Essenza.  Confermata la stella per Gino Pesce, titolare del noto ristorante Acqua Pazza di Ponza.

Ha fatto inoltre il suo debutto il nuovo pittogramma dedicato alla sostenibilità – la stella verde – assegnato agli chef che promuovono una cucina più sostenibile.
Tra le 29 le novità stellate che hanno delineato un nuovo firmamento in tredici regioni della penisola, figurano 3 new entry e 26 novità, per un totale di 371 ristoranti stellati. Confermati tutti gli 11.

L’evento, trasmesso in Live streaming, è stato condotto da Petra Loreggian con la partecipazione di Federica Pellegrini che, in qualità di Ambassador Michelin, ha annunciato i nomi dei 13 chef ai quali è stato assegnato il simbolo della sostenibilità, la “stella” verde.

I NUOVI STELLATI:

Don Alfonso 1890 San Barbato Donato De Leonardis* Lavello (PZ)
Relais Blu Alberto Annarumma Massa Lubrense / Termini (NA)
Re Santi e Leoni Luigi Salomone ** Nola (NA)
Lorelei Ciro Sicignano** Sorrento (NA)
Osteria del Povero Diavolo Giuseppe Gasperoni * Torriana (RN)
Zia Antonio Ziantoni ** Roma
Essenza Simone Nardoni** Terracina (LT)
Nove Giorgio Servetto Alassio (SV)
Impronta D’Acqua Ivan Maniago** Cavi di Lavagna (GE)
Kitchen Andrea Casali* Como
AALTO Takeshi Iwai Milano
Borgo Sant’Anna Pasquale Laera** Monforte d’Alba (CN)
Piano 35 Christian Balzo Torino
Casa Sgarra Felice Sgarra ** Trani (BT)
Poggio Rosso Juan Camilo Quintero** Castelnuovo Berardenga (SI)
Gabbiano 3.0 Alessandro Rossi* Marina di Grosseto (GR)
Franco Mare Alessandro Ferrarini Marina di Pietrasanta (LU)
Sala dei Grappoli Domenico Francone Montalcino / Poggio alle Mura (SI)
Linfa Vincenzo Martella San Gimignano (SI)
Peter Brunel Restaurant Gourmet Peter Brunel Arco (TN)
Prezioso Egon Heiss Merano (BZ)
Senso Alfio Ghezzi Mart Alfio Ghezzi Rovereto (TN)
Vecchio Ristoro Filippo Oggioni** Aosta
SanBrite Riccardo Gaspari ** Cortina d’Ampezzo (BL)
La Cru Giacomo Sacchetto** Romagnano (VR)
Amistà Mattia Bianchi** San Pietro in Cariano (VR)

* under 30 ** under 35

Confermati gli 113 stelleche “valgono il viaggio”

Nella Guida Michelin 2021, i ristoranti che propongono una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le 3 stelle Michelin, sono:

Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

 

Il panorama stellato della Guida Michelin 2021:

1 stella 323 ristoranti (26 novità)

2 stelle 37 ristoranti (3 novità)

3 stelle 11 ristoranti

Per un totale di 371 ristoranti stellati.

La Lombardia rimane la regione più stellata, con 3 novità: 59 ristoranti (33 stelle 62 stelle 511 stella). Il Piemonte, con 2 novità, è sempre in seconda posizione, con 46 ristoranti (13 stelle 42 stelle 411 stella), mentre la Campania, con 3 novità, si colloca al terzo posto del podio, con 44 ristoranti, (62 stelle 381 stella). A seguire, la Toscana è la regione più ricca di novità (6) per un totale di 43 ristoranti (13 stelle 52 stelle 361 stella) e, infine, il Veneto, a quota 37, con due novità (13 stelle 42 stelle 321 stella).

Tra le province, Napoli è sempre in vetta con 28 ristoranti (62 stelle 221 stella), Roma conferma la seconda posizione con 23 (13 stelle 12 stelle 211 stella). Milano, scivola dal terzo al quinto posto con 17 ristoranti (13 stelle 42 stelle 121 stella), alle spalle di Bolzano con 20 (13 stelle 32 stelle 161 stella) e Cuneo a quota 19 (13 stelle 22 stelle 161 stella).

Cambiamenti successivi alla pubblicazione della Guida relativi ai nuovi stellati:

  • La Fenice, Ragusa – Cambio chef ufficializzato in ottobre
  • L’ARIA, Blevio – Cambio chef al 31/12

STELLE VERDI MICHELIN 

Gardenia Mariangela Susigan Caluso 1 stella
Don Alfonso 1890 Alfonso ed Ernesto Jaccarino Sant’ Agata sui Due Golfi 2 stelle
Osteria Francescana Massimo Bottura Modena 3 stelle
Dattilo Caterina Ceraudo Strongoli 1 stella
Lazzaro 1915 Piergiorgio Siviero Pontelongo 1 stella
Virtuoso Gourmet- Tenuta le Tre Virtù Antonello Sardi San Piero a Sieve 1 stella
Joia Pietro Leeman Milano 1 stella
D’O Davide Oldani Cornaredo 2 stelle
I’ Ciocio-Osteria di Suvereto Fabrizio Caponi Suvereto buon pasto
Casa Format Igor Macchia Orbassano buon pasto
St. Hubertus Norbert Niederkofler San Cassiano 3 stelle
Caffè La Crepa Franco Malinverno Isola Dovarese bib
Lanterna Verde Roberto Tonola Villa di Chiavenna 1 stella

Le iniziative degli chef che hanno ricevuto la stella verde saranno dettagliate e presentate sul sito della Guida Michelin (guide.michelin.com/it/it) durante il corso dell’anno con la creazione di contenuti specifici.

PREMI SPECIALI

In occasione della presentazione della Guida Michelin Italia 2021 sono stati conferiti 4 premi speciali:

  • PREMIO MICHELIN GIOVANE CHEF 2021 by Lavazza, assegnato a Antonio Ziantoni, Ristorante Zia, Roma.
  • PREMIO MICHELIN SERVIZIO DI SALA 2021 by Intrecci – Alta Formazione di Sala, assegnato a Christian Rainer, Peter Brunel Ristorante Gourmet, Arco (TN)
  • PREMIO MICHELIN CHEF MENTORE 2021 by Blancpain, assegnato a Niko Romito, Ristorante Reale, Castel di Sangro (AQ).
  • PREMIO MICHELIN SOMMELIER 2021 by Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, assegnato a Matteo Circella, Ristorante La Brinca, Ne (GE).

La Guida Michelin 2021 oltre le stelle

La 66a edizione della Guida MICHELIN Italia propone ai suoi lettori oltre 2600 indirizzi tra alberghi e ristoranti.

Tra i 2027 ristoranti:

buon pasto oltre 1400 ristoranti propongono un buon pasto con prodotti di qualità

bib 252 Bib Gourmand, di cui 11 novità.

La faccina sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi indica un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 €

La app e il sito della Guida Michelin

La Guida Michelin non è solo cartacea. Tutti i ristoranti della Guida Michelin Italia si trovano anche nella app Michelin Ristoranti, scaricabile gratuitamente per iOS e Android.

Ricco di informazioni è il sito www.guide.michelin.com/it che funziona come motore di ricerca della Guida Michelin Italia, e permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget.

A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata. Inoltre, il sito contiene una sezione editoriale in cui si trovano ristoranti, novità in anteprima e itinerari suggestivi segnalati dagli ispettori.

La Guida MICHELIN

La Guida Michelin nasce in Francia nel 1900. Era una piccola guida che avevano voluto i fratelli Édouard e André Michelin, i fondatori della Michelin, per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che, allora, era spesso avventuroso. Conteneva informazioni pratiche (dove fare rifornimento, dove trovare un’officina, dove cambiare i pneumatici) e indicazioni su dove mangiare e dormire. In Italia, la prima Guida Michelin è del 1956.

La Guida Michelin nasce quindi come aiuto per chi viaggia, come ogni prodotto (pneumatici, carte e guide) Michelin, e continua ad esserlo.

I rigorosi criteri di selezione, applicati in modo omogeneo in 30 Paesi, rendono la Guida Michelin un riferimento nel campo della ristorazione. Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri definiti da Michelin: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu. Questi criteri sono rispettati dagli ispettori Michelin in Italia, come in Giappone o in Cina e negli Stati Uniti. Ne consegue che la qualità di un ristorante tre stelle è la stessa a Firenze e a New York, così come dev’essere equiparabile la qualità di un ristorante una stella a Napoli e a Londra.