VIDEO Ninfa compie 100 anni, boom di visitatori e tante iniziative in autunno

La mostra in collaborazione con l’Accademia Nazionale dei Lincei dal titolo “I colori della prosperità: frutti del vecchio e nuovo mondo” che porterà al Giardino di Ninfa (in una sala dell’antico municipio restaurata con i fondi dell’8×1000 e che verrà inaugurata per l’occasione) le immagini straordinarie degli elementi naturalistici degli affreschi della Loggia di Amore e Psiche di Raffaello e Giovanni da Udine presenti a Villa Farnesina. Ancora: la mostra in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma durante la quale verranno esposte, sempre al giardino, riproduzioni digitali di vedute di Ninfa e dei territori circostanti risalenti al XIX secolo. Un convegno per raccontare la storia di questo luogo magico: “Ninfa: dalla Pompei del medioevo al Giardino”. E poi gli eventi in collaborazione con i Parchi Letterari, le iniziative con i Comuni e a marzo 2021 appuntamento con il “Soggiorno letterario” della Scuola Holden di Torino.
La Fondazione Roffredo Caetani prosegue così con gli eventi per il centenario del Giardino di Ninfa che entreranno nella fase più importante proprio nel prossimo autunno e anche in vista della primavera 2021. “Cento anni di bellezza”, questo il messaggio scelto dalla Fondazione per rilanciare l’importanza di quello che alcuni media hanno definito il giardino più romantico del mondo ma che è stato fonte di ispirazione per i più grandi intellettuali del secolo scorso.
Gli eventi, il programma dettagliato per i prossimi mesi
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1 ottobre 2020: inaugurazione di una sala dell’antico municipio restaurata con i fondi dell’8×1000 che come primo evento ospiterà la mostra “I colori della prosperità: frutti del vecchio e nuovo mondo”. Verranno esposte le immagini della Loggia di Amore e Psiche di Villa Farnesina. La loggia è affrescata da Raffaello e bottega su progetto del maestro urbinate, traendo ispirazione dalla favola di Amore e Psiche tratta dall’Asino d’oro di Lucio Apuleio (I sec. d.c.) e decorata con motivi naturalistici eseguiti con straordinaria maestria da Giovanni da Udine per collegare gli ambienti interni con il giardino circostante. La variata disposizione e la ricchezza delle specie vegetali nelle quali il pittore seppe valersi di un linguaggio stilistico e di un cromatismo di assoluta originalità ammonta a circa 170 entità botaniche. Eccezionale è poi la presenza di specie rare ed esotiche provenienti da tutti i continenti allora noti ed in particolare delle specie americane ad appena venti anni dalla scoperta del Nuovo Mondo. L’eccezionalità della Loggia viene dunque celebrata in questa mostra già allestita a Villa Farnesina che ospita la sede di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei Lincei e curata dai professori Antonio Sgamellotti linceo e Giulia Caneva. Durante la mostra sarà disponibile un sistema interattivo, sviluppato dall’Istituto CNR-ISTI di Pisa, che consentirà di navigare liberamente all’interno della “Loggia digitale” per osservare a distanza ravvicinata il particolarissimo pergolato della Loggia di Amore e Psiche e distinguere con maggiore facilità le 170 specie vegetali presenti nei festoni e le 50 figure di animali rappresentate nelle vele della volta, nonché di godere di tutti quei dettagli pittorici della favola di Apuleio difficilmente osservabili dalla normale distanza (8 metri). Il sistema sarà consultabile direttamente sul web al link: http://vcg.isti.cnr.it/farnesina/loggia/.
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Inaugurazione: 1 ottobre 2020 (seguirà comunicazione ufficiale con orari apertura e modalità di acceso al pubblico).
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23 ottobre 2020: inaugurazione mostra riproduzioni digitali di vedute di Ninfa e dei territori circostanti risalenti al XIX secolo. L’evento sarà in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica. Inaugurazione 23 ottobre 2020 presso antico municipio di Ninfa (seguirà comunicazione ufficiale con orari e dettagli relativi all’apertura al pubblico).
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23 ottobre 2020: dopo l’inaugurazione della mostra in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica la Fondazione Roffredo Caetani organizza, in un salone dell’antico municipio di Ninfa, il convegno “Ninfa: dalla Pompei del medioevo al Giardino di Ninfa”. Una iniziativa in linea con la mostra che ospita grafiche e incisioni e che racconta proprio la storia di questa città divenuta giardino: a partire dagli anni ’40 del 1800 Ninfa viene scoperta da scrittori ed artisti anche d’oltralpe e diviene oggetto di testi e immagini. Le rovine del castello e delle mura cittadine, del municipio e di numerose chiese e case, nel XIX secolo vennero descritte da Ferdinand Gregorovius come “rovine fiabesche di una città” e definite la “Pompei del Medioevo” o la “Pompei della Cristianità”. “Questa Nympha incantevole – così scrive Gregorovius -, è la fiaba più graziosa della storia e della natura che io abbia mai visto in tutto il mondo”. Anche altri artisti rimasero affascinati da questo paesaggio. Il convegno vuole dunque mostrare come la città in rovina venisse percepita nell’arte e nella letteratura europea dell’Ottocento fino alla sua trasformazione nel Giardino di Ninfa. Dove e quando: Salone antico municipio di Ninfa, 23 ottobre 2020 (seguirà comunicazione ufficiale con orario e relatori).
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Settembre-ottobre 2020: riprendono gli eventi per celebrare l’istituzione nel Giardino di Ninfa del Parco Letterario intitolato a Marguerite Chapin Caetani. #Flowers, la sezione del progetto dei parchi che racconta gli autori pubblicati da Marguerite Chapin in “Botteghe Oscure”, sarà dedicata ai poeti e alla poesia italiana. Montale, Saba, Bertolucci, Caproni sono solo alcuni tra i nomi che hanno frequentato assiduamente la rivista curata da Giorgio Bassani e che saranno al centro delle visite, il tutto con l’obiettivo di proporre una panoramica sulla grande poesia italiana della seconda metà del ‘900. Gli appuntamenti dei Parchi Letterari, curati dal direttore artistico Clemente Pernarella, riprenderanno con la formula della visita a Ninfa animata da interventi di live performance. Sempre all’interno dei Parchi Letterari tra la fine di settembre e il mese di ottobre sarà presentata una lettura scenica del romanzo, recentemente tradotto, sulla biografia di Marguerite Chapin. Una lettura che parla della vita di Marguerite sulle note di Roffredo Caetani, raccontata al pubblico nel luogo che li ha visti accogliere e sostenere artisti di tutto il mondo e nel quale hanno condiviso visioni e speranze ma anche profondi dolori. Si parte il 27 settembre con l’appuntamento per la giornata mondiale del turismo in collaborazione con la Regione Lazio. (Seguirà nota ufficiale relativa ai singoli eventi)
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Ottobre 2020. Aperture straordinarie in collaborazione con i comuni del territorio pontino. Quattro date durante le quali sarà possibile visitare il Giardino di Ninfa e, con una piccola integrazione al contributo di ingresso, esplorare anche le bellezze di un comune legato all’evento. Si parte il 4 ottobre con Sermoneta (che ospita anche il Castello Caetani), si proseguirà inoltre l’11 ottobre con il comune di Norma, avanti il 18 ottobre con il comune di Cori, il 24 ottobre il Comune di Sezze e il 25 ottobre con il comune di Cisterna. Sarà sempre possibile prenotare sul sito www.giardinodininfa.eu (dove sono dipsonibili informazioni aggiornate sulle date di apertura, altre info ufficiali reperibili sempre sul sito www.frcaetani.it). (Seguirà nota relativa ai singoli eventi e con eventuali comunicazioni o integrazioni relative alle date e a possibili nuovi partner)
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Marzo 2021: L’anima letteraria del Giardino di Ninfa verrà celebrata anche attraverso una collaborazione con la Scuola Holden di Torino. A marzo 2021 (l’evento doveva tenersi nei mesi scorsi ma è stato rinviato a causa dell’emergenza Covid) la Fondazione Roffredo Caetani ospiterà per alcuni giorni un gruppo di studenti della prestigiosa scuola di scrittura. I ragazzi verranno accompagnati da Andrea Tarabbia (Premio Campiello 2019) e avranno a disposizione il Giardino di Ninfa per scrivere lasciandosi ispirare dal luogo. Un “Soggiorno letterario” a tutti gli effetti che si concluderà con un incontro pubblico per la lettura dei lavori. (Seguirà nota ufficiale relativa al singolo evento)
Le altre iniziative in corso
Un documentario per celebrare i Cento anni del Giardino. La Fondazione Roffredo Caetani ha voluto festeggiare i Cento anni del Giardino di Ninfa anche con un documentario. A realizzarlo Lucio Casellato, regista e direttore della fotografia. Il video è un lavoro nel quale il Giardino è stato analizzato da un punto di vista storico, architettonico e naturalistico. Le immagini si soffermano soprattutto sui cambiamenti visivi e cromatici durante il passaggio delle quattro stagioni. Per rendere la percezione di questo passaggio ciclico del tempo, sono state utilizzate diverse tecniche filmiche come la ripresa subacquea, quella aerea con il drone, e quella più tradizionale “terrestre” con la macchina da presa su cavalletto o mobile. Questo espediente è stato utilizzato per esprimere la compresenza del giardino su diversi piani sensoriali e su più dimensioni del regno vegetale e animale. Lo scopo era quello di dare al giardino una vita propria, come fosse il protagonista di un film che si ripete anno dopo anno grazie al lavoro di chi lo mantiene e lo rende un luogo così speciale.
Una pubblicazione sulla figura di Marguerite Chapin. La Fondazione Roffredo Caetani ha inoltre sostenuto la pubblicazione di un libro con l’obiettivo di rinnovare la memoria e l’impegno della famiglia Caetani proprio l’importanza del patrimonio storico, culturale e naturale che ha lasciato alla collettività. Questo impegno non poteva non passare per la traduzione del libro “La principessa americana” di Laurie Dennet che racconta la vita di Marguerite Chapin Caetani “mecenate dell’arte, giardiniera a Ninfa”. Il libro, pubblicato in Italia da Allemandi, è stato stampato per la prima volta nel 2016 dalla McGill Queen’s University Press di Montreal, ed è ora disponibile grazie anche alla collaborazione con la Fondazione Camillo Caetani e all’associazione International Friends of Ninfa. La traduzione è stata curata da Lorenzo Salvagni.
Spiega il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, arch. Tommaso Agnoni: “Questo è un anno speciale per il Giardino di Ninfa e l’impegno che la Fondazione Roffredo Caetani ha messo in campo per fronteggiare, anche sul piano organizzativo, l’emergenza Covid ci ha permesso di festeggiare il ‘Cento anni di bellezza’ di questo luogo così straordinario. La stagione degli eventi, iniziata virtualmente con la rassegna social #distantimavicini, che durante il lockdown ci ha fatto registrare centinaia di migliaia di visualizzazioni, continua ad avere un grande successo così come le iniziative organizzate nell’ambito dei Parchi Letterari. Il Giardino di Ninfa continua a celebrare la sua bellezza, la sua storia e la sua anima culturale e la Fondazione Roffredo Caetani ad investire risorse e ad impegnarsi per fare in modo che il livello di queste iniziative, dei partner con cui ci confrontiamo e che ci affiancano in questi percorsi, siano sempre all’altezza della storia del giardino. Proprio in tal senso si inserisce la presenza a Ninfa di Stefano Bollani, con cui speriamo di avviare a breve una collaborazione più stretta, ed è sempre per questa ragione che abbiamo accolto il regista Matteo Garrone per conto della Maison Dior. Nomi importanti e numeri, anche sul piano della comunicazione, che ci lusingano senza mai dimenticare però l’obiettivo principale della Fondazione Roffredo Caetani: mantenere il Giardino di Ninfa così come i Caetani lo hanno lasciato in eredità e tenere sempre a mente il messaggio di tutela e salvaguardia ambientale – anche sul piano storico e culturale – che ha animato, fin dal principio, l’azione della nobile famiglia. Per questo ogni evento porta con sé un messaggio chiaro che va esattamente in questa direzione e per questo i prossimi appuntamenti saranno ancora più incentrati su questi temi e porteranno anche importanti novità sulla storia e la vita del giardino. Voglio sottolineare che Ninfa era, è e rimane un luogo di ispirazione e che lo spirito con cui la Fondazione Roffredo Caetani ha intenzione di agire per i prossimi mesi e anni è sempre quello di aprire i suoi cancelli a chi, nell’ambito di percorsi di studio e di eccellenza, ha intenzione di lasciarsi coinvolgere dal luogo per fare in modo che continui ad essere quello che è sempre stato: un laboratorio culturale di altissimo livello. Ringrazio infine tutti i partner che ci hanno dato e continuano ad offrirci il loro sostegno: la Regione Lazio, la Rai che ha voluto patrocinare gli eventi e il quotidiano la Repubblica, nostro media partner. Grazie inoltre a I Parchi Letterari e agli amici e grandi sostenitori dell’associazione International Friends of Ninfa che da anni è al nostro fianco per la tutela, la valorizzazione e la conservazione del Giardino di Ninfa”.
Un primo bilancio delle iniziative già svolte e qualche numero (nonostante il lockdown)
Gli eventi online durante il lockdown. L’emergenza Covid e il conseguente lockdown hanno costretto la Fondazione Roffredo Caetani a far slittare il programma dei festeggiamenti ma hanno permesso l’avvio di alcune iniziative attraverso i canali social del Giardino di Ninfa (Facebook, Instagram, Twitter e la pagina Youtube della Fondazione Roffredo Caetani) che contano migliaia di followers e, in alcuni casi, raggiungono con i post milioni persone. Con la campagna #distantimavicini la Fondazione Roffredo Caetani ha organizzato tre dirette Facebook per mostrare il giardino in tre occasioni distinte. Lo scorso 21 marzo la “Festa di primavera” che doveva dare inizio ai festeggiamenti per il centenario è diventata un evento social durante il quale sono state trasmesse le immagini delle prime fioriture della stagione. Centinaia di migliaia di persone sono state raggiunte dal video che ha totalizzato anche decine di migliaia di utenti già dalla diretta premiere. Altro evento virtuale con diretta sui canali social si è tenuto il 13 aprile, giorno di Pasquetta, con il “Viaggio tra le Chiese di Ninfa” durante il quale la Fondazione ha voluto mostrare le rovine delle antiche chiese della città medievale che custodiscono ancora parte degli affreschi che le adornavano. Ultimo appuntamento sempre nell’ambito della rassegna #distantimavicini si è tenuto lo scorso 1 maggio: “Flowers. Le lettere del giardino”. Un evento serale, al tramonto, nell’ambito del Parco Letterario che, sempre nel giardino, è intitolato alla figura di Marguerite Chapin. Il video, trasmesso in diretta premiere sempre sui social, ha voluto raccontare attraverso la voce dell’attore Clemente Pernarella l’impegno di Marguerite Chapin Caetani sul fronte culturale e letterario del ‘900. Pernarella ha recitato alcune poesie di Dylan Thomas, autore che trovava spazio sulla rivista Botteghe Oscure di cui Marguerite Chapin Caetani era editore.
Gli eventi estivi – il teatro negli spazi del castello. Dopo la riapertura, lo scorso mese di maggio, la Fondazione Roffredo Caetani (impegnata per gestire le visite in sicurezza e nel rispetto delle normative anti-Covid) ha voluto organizzare anche una serie di eventi estivi sempre nell’ambito del centenario. Tra questi si segnala la riapertura degli spazi dell’antica rocca di Ninfa dove è andata in scena (undici serate consecutive dal 31 luglio al 10 agosto scorsi) lo spettacolo “or.LAND.o – Paesaggi sonori del furioso”, rivisitazione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, diretta da Clemente Pernarella e organizzata con la collaborazione della compagnia del Teatro Fellini di Pontinia e del Conservatorio Respighi di Latina. Prima dello spettacolo i visitatori hanno potuto ammirare la bellezza del Giardino grazie alle aperture serali all’imbrunire.
Gli eventi estivi – il jazz all’imbrunire. La Fondazione Roffredo Caetani ha riaperto anche gli spazi esterni al Giardino, normalmente utilizzati come aree di passaggio prima dell’ingresso, ma comunque angoli di aggregazione importanti a ridosso dell’antica città medievale. E così l’area a ridosso del punto ristoro si è trasformata per quattro serate in un angolo dedicato al jazz. I visitatori, che anche per questo evento hanno avuto accesso al Giardino all’imbrunire, all’uscita hanno potuto assistere alla rassegna musicale “52nd jazz” organizzata dall’associazione ENG in Music di Latina in collaborazione con Prodotti Pontini.
Spazio alla cultura (e al cinema). Il Giardino di Ninfa è spesso set per importanti produzioni televisive. Vale la pena segnalare la presenza tra fine giugno e i primi giorni di luglio del regista Matteo Garrone e della sua troupe che hanno scelto Ninfa come set per la produzione del cortometraggio di presentazione della linea autunno-inverno della Maison Dior disegnata dalla stilista Maria Grazia Chiuri. Il cortometraggio, trasmesso sui canali ufficiali della casa di moda, ha totalizzato ad oggi oltre 3,5 milioni di visualizzazioni. Tra gli ospiti della Fondazione si segnala inoltre la presenza del pianista e compositore Stefano Bollani che ha scelto Ninfa come luogo di ispirazione in vista dei suoi prossimi impegni professionali.
Record di visite. La Fondazione Roffredo Caetani segnala inoltre che alla data del presente comunicato il numero di visitatori sfiora quota 60mila e che anche quest’anno è previsto un numero di presenze in linea con gli altri anni. Questo nonostante il lockdown che ha comportato, ad esempio, la perdita dei visitatori abituali provenienti dall’estero o dalle scuole e gruppi organizzati almeno durante la stagione primaverile. Va comunque sottolineato che il numero di giorni di apertura è rimasto indicativamente lo stesso con l’obiettivo unico della Fondazione Roffredo Caetani di preservare il bene e mantenere intatto l’ecosistema del Giardino, per questo motivo la Fondazione ha deciso di aprire anche durante l’orario normalmente destinato alla pausa pranzo recuperando così due ore utili da mettere a disposizione dei tanti visitatori che ne fanno richiesta.
Il Giardino di Ninfa compie cento anni (un po’ di storia). Cento anni di bellezza. Cento anni che raccontano una storia millenaria intrisa di cultura, passione, amore per la natura. Gelasio Caetani nel 1920 fece affiggere una targa che si trova ancora nel salone dell’antica casa comunale della città di Ninfa: “Nell’anno MCMXX io Gelasio Caetani feci piantare gli alberi in Ninfa e restaurare questa sala che minacciava rovina”. Quel luogo a partire dal XIII secolo è stato il centro del potere della città e i Caetani ne divennero proprietari alla fine del 1200 per volontà del loro antenato, Papa Bonifacio VIII (al secolo Benedetto Caetani). Sul finire del 1800 la nobile famiglia tornò ad occuparsi dei sui suoi possedimenti nel territorio pontino e si stabilì a Ninfa, proprio nell’ex palazzo comunale, a partire dal 1920. Una scelta che ha determinato la possibilità di dare un fortissimo impulso alla realizzazione del giardino avviata da Ada Bootle Wilbraham, inglese e moglie di Onorato Caetani (Ministro degli Esteri e sindaco di Roma dal 1890 al 1892), grazie alla collaborazione dei suoi due figli: Gelasio e Roffredo. Gelasio, da ingegnere e storico (dopo essersi occupato per circa quindici anni del recupero del Castello di Sermoneta), seguì la parte relativa ai restauri e alla bonifica dell’area, mentre il fratello Roffredo, compositore e collezionista d’arte e soprattutto la moglie Marguerite Chapin (donna di cultura, editore impegnata nei salotti letterari di tutta Europa), diedero la spinta romantica portando a Ninfa piante provenienti da tutto il mondo. Nel 1920, avviati i lavori di restauro di quella che sarebbe stata la casa di campagna dei Caetani che si stabilirono in quel luogo magico e suggestivo, la città antica divenne il Giardino di Ninfa e divenne anche il punto di ritrovo di letterati, intellettuali, poeti ed artisti contemporanei. Ninfa, dopo la morte dei genitori, venne lasciato alle cure della figlia Lelia Caetani. Proprio Donna Lelia immaginò il Giardino come uno dei quadri che tanto amava dipingere. Ogni angolo un quadro. Ogni colore doveva rappresentare il legame tra la natura e la mano delicata di Donna Lelia. Ogni anfratto, ogni ruscello, ogni riflesso sull’acqua cristallina del fiume, ogni fiore, ogni pianta che si adagiava sulle rovine, dovevano celebrare la storia e l’incanto di quel luogo. Questa la straordinaria eredità che i Caetani hanno lasciato alle future generazioni e che proprio Lelia ha voluto custodire istituendo nel 1972, cinque anni prima della sua morte, la Fondazione Roffredo Caetani che porta il nome del suo amato padre e che oggi si occupa di preservare questo patrimonio di bellezza ineguagliabile.