Così la camorra voleva controllare il mercato della droga in provincia di Latina: 22 arresti
Blitz dei carabinieri con 22 arresti tra il Sud Pontino e la Campania. Gli indagati secondo la direzione distrettuale antimafia di Roma che ha coordinato le indagini, fanno parte di una organizzazione finalizzata al traffico della droga attigua ai clan di Secondigliano.
Nelle province di Latina, Napoli, Isernia e Caserta, circa 100 carabinieri della compagnia di Formia e di reparti dei Comandi Provinciali di Latina, Napoli, Caserta e Isernia, con il supporto di un elicottero del Nucleo di Pratica di Mare e di unità cinofile antidroga e della Guardia di Finanza, hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 22 persone (21 sottoposti a custodia cautelare in carcere, 1 ai domiciliari).
LE ACCUSE. I componenti del gruppo criminale, compresa una donna, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, possesso di armi e materiali esplodenti, minaccia, violenza privata e lesioni, con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso.
I provvedimenti – scrivono i carabinieri – sono scaturiti da una complessa e articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri di Formia – coordinati dalla D.D.A. di Roma – sviluppata da ottobre 2015 ad agosto 2016 e nuovamente aggiornata da marzo a settembre 2018, anche con la collaborazione con la Direzione Centrale per i servizi Antidroga del Ministero dell’Interno.
CAMORRA NEL SUD PONTINO. Il gruppo criminale – scrivono i carabinieri – “agiva sotto la guida di due fratelli provenienti dal quartiere Secondigliano di Napoli che – con spregiudicatezza ed importando atteggiamenti tipici delle organizzazioni camorriste – avevano deciso di conquistare il mercato degli stupefacenti del Sud pontino, arruolando a tal fine manovalanza criminale locale e creando così una fitta rete di pusher. Per assumere il controllo dell’attività di approvvigionamento e smercio di cocaina, hashish, marijuana e shaboo, imponendosi sul territorio, avevano posto in essere aggressioni e minacce anche ricorrendo all’uso di armi e di manufatti esplosivi, sino a conquistare l’egemonia nella vendita di droghe in un’ampia area incentrata su Scauri, nota località turistica del comune di Minturno (LT)”.
I carabinieri ritengono di aver fatto “piena luce sulle modalità con le quali i predetti indagati, alcuni dei quali contigui a clan camorristici operanti nel quartiere Secondigliano di Napoli, importavano ingenti quantitativi di stupefacente dalla città partenopea e dalla spagna”.
I SEQUESTRI. “Sono stati sequestrati: 450 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina; 9 chilogrammi di hashish; 350 grammi di marijuana; 100 grammi di shaboo; una pistola marca Beretta calibro 9×21 completa di caricatore e nr. 13 proiettili, arma risultata rubata; 2 ordigni esplosivi di fattura artigianale, uno dei quali recuperato il 17.02.2016 prima che esplodesse, mentre l’altro è stato fatto deflagrare il 28.02.2016, causando solo danni a cose. Nel corso delle operazioni di esecuzione uno degli arrestati di Napoli è stato trovato anche in possesso di una rivoltella calibro 44 magnum matricola abrasa e n. 10 proiettili”.
I NOMI. Gli arrestati nell’ambito dell’operazione “Touch & Go” sono: Domenico Scotto, detto “Mimmo” o “Peppe”, 36enne di Napoli; Raffaele Scotto, detto “Lello”, “Ansia” o “Verdino”, 43enne di Napoli; Stefano Forte, detto “Fortone”, 45enne di Minturno; Michele Aliberti, alias “O Russ”, 28enne di Napoli; Giovanni Nocella, detto “PX”, 52enne di Formia; Giuseppe Leone”, detto “PX”, 45enne di Formia; Francesco Leone, 23enne di Formia; Matteo Rotondo, detto “Nipote”, 24enne di Sessa Aurunca e residente a Marina di Minturno; Domenico De Rosa, 23enne di Sant’Agata dei Goti ma residente a Minturno; Giuseppe De Rosa, detto “Psyco”, 27enne di Sant’Agata dei Goti ma residente a Minturno; Marco Barattolo, 38enne di Nola ma residente a Formia; Carmine Brancaccio, detto “Mino”, 40enne di Napoli ma residenti a Scauri; Ferdinando Scotto, detto “Colombo”, 50enne di Napoli; Amedeo Prete, detto “Minchino”, 25enne di Villaricca; Armando Danilo Clemente, detto “Sfrantummat”, 34enne di Scauri; Massimiliano Mallo, 31enne di Napoli; Valentino Sarno, 26enne di Napoli; Daniele Scarpa, 37enne di Minturno; Giancarlo Di Meo, detto “Braschetta”, 34enne di Minturno e residente nella frazione di Tremensuoli; Giuseppe Sellitto, detto “Zi Peppe”, 29enne di Sessa Aurunca; Raffaella Parente, detta “Verdina”, 28enne di Minturno; Sossio Nico Cennamo, 23enne di Gaeta; Walter Palumbo, 36enne di Napoli.