Regione Lazio, riapertura con prudenza per abbigliamento, parrucchieri ed estetisti

“Riavvio delle attività con ripartenze graduali e per settori nel rispetto delle linee guida nazionali e conformemente ad un decalogo regionale con indicazioni chiare, elaborate di concerto con il comitato tecnico scientifico regionale; un plauso alla Regione Lazio e all’Assessore Paolo Orneli per la competenza e le modalità con cui stanno gestendo, in piena sintonia con le Rappresentanze sindacali e le Associazioni datoriali, questa delicata fase propedeutica al riavvio delle attività”.
Così il Presidente di Confcommercio Lazio e Consigliere Nazionale di Confcommercio Giovanni Acampora al termine dell’incontro tenutosi in videoconferenza nel pomeriggio di oggi, convocato dall’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Paolo Orneli con le parti sociali e le associazioni datoriali, finalizzato a programmare il riavvio delle attività.
Dopo le linee guida emanate sulle librerie e sull’asporto, oggi è stata la volta dei pubblici esercizi, dell’abbigliamento e del mondo dell’estetica (barbieri, parrucchieri e centri estetici).
Per Confcommercio Lazio oltre al Presidente Acampora e al Direttore Regionale Di Cecca, hanno partecipato il Vicedirettore nazionale della Fipe Confcommercio Luciano Sbraga, il Direttore nazionale di Federmoda Confcommercio Massimo Torti e il Presidente di Benessere e Bellezza Confcommercio Sud Elena Nardone.
“Noi già al lavoro da tempo con interlocuzioni a livello nazionale con le rappresentanze delle categorie e pronti con protocolli di autoregolamentazione per rappresentare le specificità dei singoli comparti”. “Rimetterci in moto prima possibile per evitare il collasso irreversibile del sistema; già si stima in circa 50 mila le attività della ristorazione che non saranno in grado di riaprire (fonte Fipe), e 17 mila del settore abbigliamento (fonte Federmoda)”.
Confcommercio Lazio, con gli interventi mirati di Torti (Federmoda), Sbraga (Fipe), e Nardone (Benessere&Bellezza), ha portato all’attenzione di tutti i presenti, e prontamente trasmesso in Regione, le linee guida condivise con le singole categorie, in conformità con il protocollo del 24 aprile sottoscritto con le organizzazioni sindacali.
Non è escluso, se le condizioni lo consentiranno, di anticipare l’apertura dal primo giugno al 18 maggio.