Antoci: “Al Comune di Latina gli uscieri sono in Smart Working, situazione comica”

29/04/2020 di

Pubblichiamo la lettera aperta del consigliere comunale Salvatore Antoci indirizzata all’assessore Risorse Umane e Formazione Maria Paola Briganti:

Gentilissima Assessore,
Le scrivo per riportarle alcuni malumori che serpeggiano tra i Dipendenti del Comune di Latina a
proposito della presunta disparità di trattamento che si starebbe verificando con la collocazione in
Smart Working. In particolare alcuni Dipendenti hanno lamentato la collocazione in Smart Working
degli Uscieri, di cui sono andato a ricercare il significato:

USCIEREimpiegato d’ordine che negli uffici sta nell’anticamera o nel corridoio per indirizzare e
accompagnare il pubblico o annunziarlo ai funzionari.

Questa la definizione trovata nel dizionario della lingua italiana; nella Pubblica Amministrazione mi
risulta che siano comunemente chiamati “uscieri” gli impiegati di categoria A5.
Ovviamente non ho nulla contro gli Uscieri; o meglio, non ho nulla contro le singole persone che
fanno gli uscieri, mentre per quanto riguarda la mansione, ritengo che sia un folcloristico retaggio
del passato.

Sono convinto – e Le ho riferito altre volte di questa mia convinzione – che la figura dell’usciere
andrebbe abolita e i dipendenti andrebbero riqualificati per poter svolgere mansioni utili alla
collettività e certamente più appaganti e dignitose per loro stessi.

Detto ciò veniamo ai nostri Uscieri, ossia quelli che lavorano per il Comune di Latina. Mi è stato
riferito che alcuni, o forse tutti, siano stati messi in “Smart Working” con determina dei Dirigenti di
ciascun Servizio in ottemperanza alle delibere di Giunta n.46 del 10.3.2020, n. 52 del 17.3.2020 e n.
64 del 24.3.2020.

A parte l’aspetto comico della situazione (mi fa sorridere immaginare l’ubiquità dell’Usciere che,
mentre sta a casa sua, sta anche “nell’anticamera o nel corridoio [degli uffici comunali] per
indirizzare e accompagnare il pubblico o annunziarlo ai funzionari”), appare evidente che un Usciere
in Smart Working sia semplicemente un ossimoro.

Capisco la drammaticità del momento e che la Pubblica Amministrazione, non potendo disporre
dell’istituto della cassa integrazione, qualcosa debba pur fare, però qui si rasenta il ridicolo… e per
alcuni la beffa.

La disparità di trattamento tra gli Uscieri, che sono formalmente in Smart Working, ma di fatto se
ne stanno a casa, non lavorano, e continuano a percepire lo stipendio pieno, e gli altri Impiegati che
invece sono in Smart Working ma lavorano, crea malumori e risentimenti che un Consigliere
Comunale ha il dovere di raccogliere e di riportare a chi è nella posizione di poter incidere.

Del resto come non dare ragione a quei Dipendenti del Comune che stanno lavorando da casa (con
tutti i benefici, ma anche con tutte le difficoltà del caso) oppure che continuano a uscire di casa per
lavorare in ufficio o sul territorio (un esempio per tutti gli Agenti della PL) e che magari si sono visti
recapitare una poco simpatica lettera di messa in mora per dei soldi che si erano onestamente
guadagnati 10 anni fa con il lavoro straordinario e che adesso dovranno restituire per colpa della
negligenza della dirigenza del tempo. Costoro oggi si sentono doppiamente beffati da un ennesimo
provvedimento che crea disuguaglianza.

Una gestione oculata del personale significa trattare con equità e giustizia i dipendenti e non creare
situazioni di disparità che ingenerano invidia, dissapori e avvelenano il clima lavorativo. Le uniche
differenze andrebbero fatte tra chi lavora di più e chi lavora di meno, tra chi lavora bene e chi lavora
meno bene…

Come ho detto varie volte, i momenti di criticità (e quello creato dal COVID-19 è uno di questi)
dovrebbero diventare altrettante opportunità di cambiamento e di miglioramento; in questo caso
si sarebbe potuto cogliere l’occasione per un impiego più proficuo del personale.
Purtroppo l’amministrazione LBC, a mio parere, non ha mai brillato nel campo della gestione del
personale e questo episodio non fa altro che togliere altro smalto dove di smalto ce n’era già ben
poco. Auspicando che la SSVV saprà accogliere e portare in Giunta queste istanze, porgo distinti saluti.

Latina, 29 aprile 2020

Salvatore Antoci