Il Parco del Circeo conferma il piano di controllo dei daini

24/01/2020 di

Il piano di controllo dei daini nel parco del Circeo sarà attuato. Il Consiglio direttivo del Parco nazionale del Circeo ha confermato all’unanimità la necessità di attuare il Piano gestionale di controllo del daino nelle misure idonee ad alleggerire la pressione determinata dal sovrannumero di esemplari all’interno della Foresta Demaniale, Riserva della Biosfera tutelata dall’Unesco.

“Considerando – si legge in una nota dell’Ente Parco del Circeo – i seri danni prodotti e in corso, si ribadisce quindi la validità del Piano approvato nel 2017 (delibera del Consiglio direttivo n.2 del 23/01/2017), con parere positivo del Ministero dell’Ambiente e della Regione Lazio, le cui linee guida sono dettate dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Il Consiglio direttivo dell’Ente ha ribadito in ogni caso che tutte le possibilità attuative, non cruente e senza sparo, iscritte a vario titolo nel Piano per raggiungere l’obiettivo della diminuzione della popolazione di questa specie per ridurre la pressione sul territorio, saranno esperite: spostamenti interni ed esterni, verifica su efficacia di sperimentazione farmaci immunocontraccettivi condivisa con organi competenti. In quest’ottica sarà organizzato un incontro con l’Ispra che individuerà i criteri di assegnazione per favorire la traslocazione esterna di daini a partire dalle numerose disponibilità già agli atti dell’Ente Parco. Il Consiglio direttivo, inoltre, ha espresso piena fiducia e un giudizio positivo verso il lavoro svolto dal Direttore Paolo Cassola e dagli uffici competenti.

Come era ed è previsto dal Piano approvato, verrà da subito aperta una fase di confronto con il territorio per favorire la partecipazione e l’informazione su questo tema accanto ad eventi che approfondiranno gli aspetti scientifici con gli organi competenti sul tema della tutela della biodiversità”.

Contro la soppressione dei daini si erano schierati alcuni gruppi animalisti, mentre gli ambientalisti di Pro Natura, riportando i pareri di esperti, hanno sostenuto la necessità di procedere secondo quanto indicato dal Parco.