Estorsione da 4.000 euro, tre arresti dei carabinieri

19/12/2019 di

Tre giovani sono stati arrestati nel corso di un’operazione dei Carabinieri di Terracina, in provincia di Latina, perché ritenuti responsabili di aver estorto 4.000 euro a un ragazzo di quel centro, all’epoca ancora minorenne.

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Latina Mario La Rosa – su richiesta del sostituto procuratore Claudio De Lazzaro – nei confronti di tre giovani del luogo, indagati di concorso nei reati di estorsione, furto aggravato, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti.

“I primi destinatari dell’ordinanza – si legge in una nota – (due fratelli italiani di 19 e 22 anni) sono stati raggiunti e arrestati presso la loro abitazione di Terracina, mentre il terzo soggetto (un cittadino marocchino di 26 anni), già detenuto preso la casa circondariale di Frosinone, si è visto notificare il provvedimento in carcere.

L’indagine – portata a termine con le tradizionali tecniche investigative – è stata avviata nel mese di giugno 2019 dai militari della Stazione di Terracina, in accoglimento della richiesta di aiuto di un minore del luogo che, esasperato dalle continue vessazioni e richieste di denaro rivoltegli dagli indagati e preoccupato per la propria incolumità fisica, si era rivolto all’Arma.

Le preliminari verifiche effettuate – spiegano i carabinieri in una nota – hanno consentito di acclarare come due degli arrestati avessero ceduto, nel mese di maggio 2019, alcune dosi di hashish al minore. Quest’ultimo, incidentalmente, era stato poi testimone del furto di una bicicletta asportata dai pusher ai danni del padre di un suo conoscente, che aveva informato nel merito. Il suo senso civico, però, era diventato motivo di rancore e ritorsione da parte della “banda” che, di conseguenza, aveva cominciato a pretendere dal malcapitato un indennizzo per tale delazione. Da qui l’incubo del ragazzo che, nell’impossibilità di corrispondere alle pressanti richieste, era stato costretto a rubare denaro contante e preziosi, poi finiti sul mercato dei “compro oro”, ai propri familiari, per un valore stimato di circa 4.000 euro.

Nel corso della perquisizione domiciliare operata in appendice all’arresto dei due fratelli, venivano inoltre rinvenuti, nella disponibilità del più giovane, circa 0,40 grammi di hashish, un bilancino di precisione e un coltello con residui della medesima sostanza. Sono in corso ulteriori verifiche per accertare l’eventuale presenza di analoghi episodi ai danni di altri giovani del luogo.