Omicidio Desirée, inizia il processo. Imputato chiede scusa alla famiglia e ritira la denuncia

04/12/2019 di

«Non sono responsabile della morte di questa ragazza, chiedo perdono e scusa alla madre e alla famiglia e rispetto il loro dolore». È quanto detto da Yussef Salia imputato nel processo per la morte di Desirée Mariottini avvenuta il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo.

Il ghanese è accusato con Alinno Chima, Mamadou Gara e Brian Minthe di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori. L’imputato ha annunciato in aula che ritirerà la denuncia presentata contro i genitori di Desirée per omessa vigilanza sulla giovane.

Nel corso dell’udienza si è costituito parte civile, oltre al Comune di Roma e Regione Lazio, anche Telefono Rosa oltre alle associazioni Insieme con Marianna e Dont’tworry- Noi possiamoOnlus.

Davanti alla terza Corte d’Assise, nell’aula bunker di Rebibbia, era presenti anche la mamma e la zia della Mariottini.