‘Ndrangheta a Latina, sequestrato l’impero di Sergio Gangemi. Indagine hi-tech

20/11/2019 di
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Cinquantatré immobili, tra cui terreni nella provincia di Reggio Calabria, appartamenti a Roma, oltre che un opificio, autovetture e una imbarcazione. È il patrimonio sequestrato all’imprenditore Sergio Gangemi, di 45 anni da anni residente a Latina, dal Comando Provinciale della Finanza di Latina, in collaborazione con lo Scico e sotto il coordinamento della Dda di Roma, per un totale complessivo di 10 milioni di euro.

Un provvedimento firmato dal Tribunale per le misure di prevenzione della Capitale sulla base del presupposto della pericolosità sociale. Gangemi, che in base a quanto accertato dai pm coordinati dal procuratore Michele Prestipino può contare legami con la ‘Ndraghenta reggina, è attualmente detenuto dopo l’arresto del giugno scorso scattato in quanto ritenuto responsabile, assieme ad altre tre persone, di tentato omicidio (ai danni di due imprenditori con l’uso di armi da guerra), estorsione e usura con l’aggravante del metodo mafioso. Una vicenda giudiziaria già giunta in fase dibattimentale.

I beni posti sotto sequestro erano intestati a prestanomi, spesso persone nulla tenenti, con l’obiettivo di occultare il patrimonio accumulato.

Gli approfondimenti patrimoniali, condotti anche grazie all’utilizzo di un software in dotazione allo Scico, hanno permesso di «mappare» i beni riconducibili a Gangemi.

«Le indagini – spiegano gli investigatori – hanno consentito di accertare il rilevante spessore criminale di Gangemi identificandolo come appartenente ad una famiglia vicina note cosche malavitose di ‘ndrangheta nonché la sua capacità delinquenziale testimoniata dalle attività di riciclaggio dei capitali illeciti messa in piedi mediante la creazione di numerose società anche all’estero intestate a prestanome incensurati, tra cui anche la compagna».

I finanzieri sono riusciti a ricostruire il patrimonio di Gangemi grazie all’utilizzo di un software che attinge informazioni da varie banche dati e alle informazioni fornite da alcuni collaboratori di giustizia.