Laziali al cinema, indagine sulle abitudini tra maleducazione e bon-ton

Andare al cinema è un’esperienza magica, permette di entrare in un’altra dimensione, di staccare dal quotidiano e di regalarsi qualche ora di relax e svago lontano dai mille pensieri e responsabilità. Oggi, qual è il rapporto dei laziali con la cosiddetta settima arte? Groupon ha voluto condurre un sondaggio sul tema per indagare come si è evoluta questa relazione, scoprire se il grande schermo conserva il suo fascino e anche cosa infastidisce di più i laziali quando si decidono di godersi una pellicola.
IL CINEMA AMA IL FREDDO. Complici le giornate più corte e le grandi programmazioni che si affollano nelle sale dopo la pausa estiva, la stagione più fredda è stata eletta come la migliore per andare al cinema. L’83% dei laziali preferisce l’autunno o l’inverno per trascorrere un pomeriggio o una serata al cinema: quando fuori piove e il freddo inizia a farsi sentire non c’è niente di meglio che rintanarsi in una sala e godersi un ottimo film.
IL GALATEO. Se il cinema è senza dubbio un momento magico da condividere con chi si ama, è altrettanto vero che ci sono alcuni atteggiamenti tenuti dai vicini di poltrona che rischiano davvero di rovinare l’esperienza dei laziali al cinema.
Gli spettatori giudicati più fastidiosi (dal 58% dei laziali) sono quelli che continuano a guardare lo schermo del telefono accecando i vicini o addirittura rispondono alle chiamate.
Nella classifica dei più fastidiosi, al secondo posto i laziali mettono i maleducati (indicati dal 52%) che continuano a muovere la testa durante la proiezione, puntano i piedi sullo schienale di chi gli sta davanti o invadono il proprio bracciolo.
Altro comportamento che va contro il “bon ton” è quello di chi magia snack in modo rumoroso irrita il 33% dei laziali tanto che il 37% afferma di non acquistare cibo al cinema per non disturbare i vicini.
Tra i comportamenti giudicati insopportabili c’è quello dei bambini che schiamazzano e corrono per la sala (non tollerati dal 27% dei laziali) e c’è addirittura un buon 61% di laziali che dichiara che i bambini non dovrebbero essere portati al cinema prima dei 6 anni, per evitare di doversi sorbire capricci.
Se interrogati, però, sul proprio comportamento non del tutto “da galateo del cinema”, il 54% dei laziali ammette di occupare un posto migliore di quello che gli è stato assegnato, se risulta libero a proiezione iniziata, e il 26% si accaparra i posti migliori anche per i compagni che non hanno ancora comprato il biglietto.
PRIMO APPUNTAMENTO. Se una volta il cinema era un grande classico dei primi appuntamenti, al giorno d’oggi è percepito più come un momento da condividere. Il 55% dei laziali preferisce andare al cinema con gli il partner, il 27% con gli amici e solo il 2% lo sceglie come luogo per il primo o secondo appuntamento. Inoltre, il 55% dei laziali dichiara di non aver mai fatto il primo passo con qualcuno per cui aveva una cotta mentre era in sala.
A conferma che il cinema è vissuto dai laziali come momento sociale c’è anche l’orario preferito per questa attività: il 62% sceglie di programmare la visione di un film alle 20.00, per poi concedersi un ristorante e un drink in compagnia e il 54% preferisce i multisala, perché danno la possibilità di abbinare altre esperienze come lo shopping o una cena.
I laziali, insomma, si confermano “animali sociali”, anche davanti a un’attività che è possibile godere individualmente come il cinema, e preferiscono condividerne le emozioni: il 51% sceglie di non andare al cinema da solo perché lo trova strano o perché non riesce a godersi un film senza un compagno con cui commentarlo. A sorpresa però c’è anche un 36% che non ha problemi a godersi una pellicola in solitaria e un 13% che lo giudica addirittura il modo migliore per gustarsi un film senza interruzioni e commenti “sul più bello”.
Il cinema è anche qualcosa che suscita ricordi positivi: il 52% dei laziali lo collega al ricordo dei tanti pomeriggi con gli amici e il 19% si rivede da bambino quando aspettava con impazienza il weekend per passare del tempo con i genitori.
SENZA PENSIERI. Concedersi un paio d’ore di svago sembra essere il principale obiettivo dei laziali quando scelgono un film: i generi preferiti sono l’azione (dal 63%), la commedia (dal 58%) e il thriller (dal 49%), l’ideale per farsi coinvolgere ma senza impegnare troppo.
Anche la celebrità eletta migliore compagno per una serata al cinema conferma che per i laziali cinema è sinonimo di divertimento: l’attore comico Checco Zalone (scelto dal 28% degli intervistati) vince il confronto con i “belli” come Luca Argentero (votato dal 24%).
Il cinema impegnato rimane il preferito di una nicchia: solo il 13% dei laziali frequenta cinema d’essai e addirittura solo il 3% i cinema di posa.
I laziali e il cinema: un amore che non conosce crisi.
Anche se la maggioranza dei laziali non va al cinema con grandissima frequenza – il 31% dichiara di andarci solo qualche volta all’anno e il 32% meno di una volta al mese – il rapporto tra i laziali e il cinema resta all’insegna dell’amore e della ricerca di quello che appassiona. Il 56% degli intervistati afferma, infatti, di impegnarsi in tutti i modi per andare a vedere un film che li interessa davvero entro un mese dalla sua uscita nelle sale.
L’avvento delle tante piattaforme di intrattenimento digitale, che portano i film direttamente sul divano di casa, non ha poi smorzato il desiderio del 50% dei laziali di andare al cinema a godersi un film per cui si prova davvero entusiasmo; c’è poi un 30% di cultori di film d’azione o con grandi effetti speciali che non rinuncerebbe mai all’emozione del grande schermo per la comodità di una di queste piattaforme.
Si assiste, infine, all’avvento di uno spettatore più evoluto e maturo che, in un buon 45% dei casi, afferma di preferire le versioni in lingua originale a quelle doppiate, perché più vicine allo spirito originale del film.