Lite per un mancato saluto degenera in omicidio, condannato a 8 anni

05/11/2019 di

Una lite per un mancato saluto, degenerata in omicidio. Per questo motivo Antonio Mendico, autotrasportatore di 44 anni di Castelforte (Latina) si è visto confermare in appello la condanna per omicidio preterintenzionale per la morte di Edoardo Di Pastena, 50enne suo concittadino, colpito davanti a un bar a inizio di giugno 2017.

La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d’assise d’appello di Roma, a conferma del pronunciamento del gup di Cassino a dicembre scorso a conclusione del processo col rito abbreviato. Secondo l’accusa Mendico – che morì sette mesi dopo i fatti per le conseguenze di quell’aggressione – nella notte tra il 2 e 3 giugno 2017 colpì con violenza al capo Di Pastena, così da farlo cadere in terra con la conseguenza dell’urto della testa sul manto stradale. Era da poco passata la mezzanotte quando i carabinieri di Castelforte intervennero, su richiesta della centrale operativa, nei pressi di un bar, per soccorrere un uomo riverso in terra in stato d’incoscienza, poi identificato in Di Pastena. Era stato il fratello della vittima a chiamare i militari, ai quali fornì anche il nome dell’aggressore.

I carabinieri, dopo aver visionato i sistemi di videosorveglianza dei locali attigui, nonché le telecamere comunali, rintracciarono Mendico; fu lui stesso inizialmente a dire che era stato contattato dal fratello che gli aveva riferito di una discussione con due persone, una delle quali proprio Di Pastena. Sulla strada di ritorno verso casa, notò l’uomo davanti a quel bar e gli chiese spiegazioni in merito all’alterco. Di lì la lite, il colpo al viso, la rovinosa caduta in terra e l’allontanamento da quel posto.

Processato, Mendico scelse e ottenne il rito abbreviato, all’esito del quale fu condannato dal gup di Cassino a 8 anni di reclusione per l’accusa di omicidio preterintenzionale. Oggi, la conferma in appello di quella sentenza.