Cimitero di Latina, le salme rischiano di essere “sfrattate”. Codacons e Federconsumatori presentano una diffida a Ipogeo

20/10/2019 di

No all’estumulazione delle salme al cimitero di Latina. La prima azione concreta arriva da Codacons e Federconsumatori, le associazioni che rappresentano l’80% dei consumatori pontini.

Le associazioni hanno presentato una diffida a Ipogeo e richieste di chiarimenti al Comune di Latina.

«Alcuni cittadini – spiegano Laura Ardia di Federconsumatori e Massimo Cusumano del Codacons – segnalano l’attivazione da parte del gestore dei servizi cimiteriali, Ipogeo srl, della procedura prevista dall’art. 35 del regolamento. Secondo il gestore, in caso di mancata sottoscrizione del rinnovo della concessione o di mancata risposta ai loro inviti a presentarsi, compresi i famigerati post-it gialli, ritengono gli eredi disinteressati alla tomba e quindi richiedono al Comune l’autorizzazione a estumulare. Immediata quindi la nostra diffida in risposta, in quanto il concetto di disinteresse non è precisato in alcun modo e i relativi criteri di determinazione non sono indicati. Pertanto il sindaco è stato invitato a non autorizzare nulla del genere e a procedere invece alla verifica della regolarità della procedura e della sua legittimità anche in considerazione dell’applicazione retroattiva del regolamento del 2008 a sepolture degli anni ’80».

Contestato dunque il criterio del “disinteresse” invocato da Ipogeo. «Inoltre – proseguono Ardia e Cusumano – è stata richiesta la costituzione di un tavolo tecnico tra gestore, consumatori, e Comune in base alla legge 244/2007 per l’avvio della verifica annuale dell’andamento del progetto di finanza, attivato con tanto clamore perché annunciato come a costo zero per il Comune. Federconsumatori e Codacons rappresentano l’80% dei consumatori tesserati a Latina, abbiamo una rappresentatività notevole e siamo, come rappresentanti della categoria, presenti nel consiglio di amministrazione della Camera di commercio».