Droga in carcere, Zinni accusa: Anche altri colleghi sono coinvolti

E’ un fiume in piena Franco Zinni, l’ex ispettore della polizia penitenziaria arrestato perché portava materiale a detenuti in cambio di denaro. Ieri, davanti ai magistrati, Zinni ha fatto i nomi di altri colleghi che avrebbero fatto lo stesso. Un atto d’accusa che pesante andrà verificato.
Zinni rischia pene sostanziose senza possibilità di misure alternative al carcere e per questo sta tentando di alleggerire la propria posizione collaborando.
L’ex ispettore di polizia penitenziaria è indagato insieme ad altre 32 persone, compreso il collega Gianni Tramentozzi. Ieri Zinni, assistito dall’avvocato Amleto Coronella, ha confermato le proprie responsabilità come aveva già fatto davanti al giudice Cario.
Poi ha detto che far entrare droga, cibo, sigarette, profumi e altro nel carcere, è una pratica molto diffusa anche tra altri colleghi in servizio a Latina.
Zinni ha fato i nomi e ora, se confermate, le sue accuse potrebbero far allargare l’indagine.