Corruzione e spaccio di droga, 34 arresti. Ci sono anche due uomini della Penitenziaria

16/09/2019 di

Sono 34 le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Latina nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, corruzione, falso ideologico.

Nell’indagine sono coinvolti anche due operatori della locale casa circondariale di Latina (un agente e un ispettore) e personaggi di spicco della criminalità pontina.

L’organizzazione oltre a gestire un traffico di sostanze stupefacenti sul territorio pontino aveva costituito un sistema per assicurare le comunicazioni dei detenuti all’esterno e la fornitura di stupefacenti in carcere, grazie alla complicità dei due operatori della polizia penitenziaria.

I 34 destinatari delle ordinanze cautelari sono a vario titolo accusati di corruzione, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata, ricettazione, detenzione illegale e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

Due i filoni di indagine, denominate «Astice» e «Petrus», condotte dal Nucleo investigativo del comando provinciale di Latina, iniziate nel 2017 e poi portate avanti grazie alla stretta sinergia con i vertici della polizia penitenziaria di Latina.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che un ispettore e un agente ricevevano denaro (il primo) e stupefacente (il secondo) per facilitare le comunicazioni tra i detenuti e con persone esterne, per agevolare le richieste di spostamento di cella e per far entrare droga e perfino cibi di un certo tipo all’interno della casa circondariale di Latina, tra cui appunto astici che erano stati alla base di un pranzo tra detenuti.

Proprio grazie a questi favori, alcuni esponenti di spicco della criminalità pontina erano riusciti a riorganizzarsi, impartendo ordini verso l’esterno. Proprio sfruttando alcuni elementi emersi nel corso dell’indagine si è riusciti a risalire anche ai canali di approvvigionamento della droga che entrava in carcere, disarticolando una rete dedita allo spaccio che operava tra Latina, Pontina e l’area dei Lepini.

GLI AGENTI CORROTTI. Solo nel periodo delle indagini, da dicembre a maggio, si era fatto consegnare ben 12mila euro. In qualche occasione aveva organizzato anche spostamenti di celle per permettere ai diversi capi della criminalità locale di discutere tra loro e di organizzare dal carcere gli assetti criminali. L’altro agente della penitenziaria, un assistente capo, è invece stato scoperto nell’ambito del secondo filone confluito nell’indagine Petrus, che ha portato alla luce un canale di ingresso della droga, in particolare cocaina e hashish, all’interno del penitenziario. L’uomo è stato persino sorpreso a consumare droga con gli spacciatori che, dall’esterno, fornivano lo stupefacente per i detenuti. In cambio dei suoi favori invece di denaro riceveva droga. Il centro di gestione dello spaccio era Pontinia e il gruppo che se occupava aveva a disposizione anche armi. Le indagini sono state coordinate dal tenente colonnello Michele Meola, comandante del nucleo investigativo di Latina, e dai procuratori Valerio De Luca per l’indagine “Astice” e Giuseppe Bontempo per l’indagine “Petrus”.

TUTTI I NOMI.

Già detenuti in carcere a Latina:

Angelo Travali, 33 anni di Latina
Salvatore Travali, 29 anni di Latina
Antonio Di Noia, 38 anni di Latina
Massimiliano Del Vecchio, 35 anni di Fondi
Gennaro Amato, 54 anni di Afragola

In carcere:

Franco Zinni 56 anni di Roma, ispettore  presso il carcere di Latina, in pensione da qualche mese
Gianni Tramentozzi, 50 anni di Terracina agente della polizia penitenziaria.

Angelo Petrillone, 50enne di Sabaudia
Simone Petrillone, 25enne di Priverno
Riccardo Petrillone, 27enne di Latina
Nicoletta Torri, 44enne di Terracina
Martina Giacomelli, 23enne di Roma
Eduard Lala, 26enne albanese
Michael Consoli, 31enne di Sezze
Adriatik Deda, 41enne albanese
Endri Collaku, 28enne albanese
Gioacchino Iazzetta, 31enne di Acerra (Napoli)
Antonio Sellacci, 54enne di Sonnino
Mauro Guerrieri, 42enne di Sonnino
Francesco Falcone, 48enne di Latina
Luca Pintus, 36enne di Sezze
Stefano Venditti, 26enne di Latina
Emauele Pagliaroli, 28enne di Terracina
Mario Braganti, 25enne di Fondi
Niko Tamburo, 28enne di Terracina
Marco Quattrociocchi, 36enne di Latina
Saverio Dei Giudici, 30 anni, Terracina
Ndricim Lalaj, 29 anni, albanese.

Salvatore Di Girolamo e Angelo Di Girolamo, 56 e 30 anni, considerati legati al clan Di Lauro, si sono costituiti in mattinata presso la caserma dei carabinieri.

Agli arresti domiciliari:

Maria Spina, 61enne di Napoli
Rachele Sellacci, 31enne di Sezze
Andrea Lazzaro, 46enne di Latina
Eneida Skendo, 28enne albanese.


DROGA MA ANCHE CIBI PRELIBATI IN CARCERE. Nel carcere di Latina, dove questa mattina all’alba è scattato il blitz dei carabinieri del comando provinciale, arrivavano anche droga e cibi prelibati come astici.

Gli investigatori hanno smantellato due organizzazioni criminali, una esterna al penitenziario che si dedicava allo spaccio nell’hinterland del capoluogo e una interna al carcere. L’attività di indagine, partita nel 2017, si è articolata in due filoni connessi tra loro. Da un lato i carabinieri si sono concentrati su quanto avveniva all’interno del carcere, in collaborazione con la polizia penitenziaria che aveva riscontrato alcune irregolarità, e dall’altro sull’organizzazione che si dedicava allo spaccio nel circondario e che dall’esterno riusciva a far entrare nel penitenziario tra l’altro stupefacenti e cibi prelibati.

In particolare i carabinieri hanno eseguito 34 ordinanze di custodia cautelare di cui 30 in carcere e quattro ai domiciliari. In manette sono finiti anche due agenti della polizia penitenziaria. Molte delle persone coinvolte era uscite dal penitenziario, due di loro erano invece ancora in carcere.