Omicidio a Cisterna, Trabacchin al giudice: Sono pentito. Giallo sull’arma
Ha risposto alle domande del gip Fabio Trabacchin, l’autotrasportatore trentacinquenne che lunedì scorso ha ucciso la moglie Elisa Ciotti nella loro casa di Cisterna di Latina. Trabacchin, assistito dagli avvocati Fabrizio Mercuri e Luca Melegari, nel corso dell’interrogatorio in carcere ha sostanzialmente confermato le dichiarazioni rese ai carabinieri e al pm il giorno del delitto quando in caserma ha ammesso di aver colpito alla testa la moglie da cui si stava separando al culmine di una lite scoppiata all’alba.
Il gip Giorgia Castriota, al termine dell’atto istruttorio durato circa due ore, ha convalidato il fermo. L’uomo era fortemente provato e si è detto pentito per quanto avvenuto.
Intanto proseguono le ricerche dei carabinieri nelle campagne della zona per ritrovare il martello con cui la donna è stata colpita. Per ora nessuna traccia del martello, del quale si è parlato a lungo anche durante l’interrogatorio per chiarire alcuni aspetti che non convincono del tutto.