Tenta di portare via la figlia all’uscita dell’asilo, arrestato

26/05/2019 di

Cerca di portare via la figlia senza riuscirvi, poi si scaglia contro l’auto della sua ex compagna frantumando il parabrezza. Il fatto è accaduto a Terracina, un paio di giorni fa, davanti all’asilo della bambina di soli 3 anni, in prossimità dell’orario di uscita di scuola.

Il padre, un nigeriano di 37 anni, si è presentato, senza alcuna autorizzazione, fuori dell’asilo con l’intenzione di prendere la piccola e portarsela via con sé. La mamma, italiana, l’ha impedito e per cercare riparo dalla furia dell’ex si è chiusa nella sua auto insieme alla piccola, in attesa dell’arrivo della Polizia. L’uomo ha scatenato la sua rabbia sulla macchina e con un oggetto contundente ha mandato in frantumi il parabrezza anteriore.

Gli agenti della Volante, intervenuti tempestivamente insieme al personale della Squadra Anticrimine, hanno dovuto faticare prima di bloccare il nigeriano arrestato in flagranza di reato. Dovrà ora rispondere di stalking, lesioni personali (riportate dalla ex compagna nella concitazione), tentata sottrazione di minore nei confronti della ex e della figlia. È stato poi trasferito nella Casa Circondariale di Latina.

I fatti che vedono la donna vittima del suo ex compagno hanno avuto inizio a gennaio di quest’anno quando la stessa gli aveva comunicato di volere interrompere la loro relazione. Una sentenza di un Tribunale aveva peraltro affidato in via esclusiva alla donna la loro bambina, causando ulteriore risentimento all’uomo che non si era rassegnato alla fine del loro rapporto.

L’uomo – si legge in una nota della Questura –  aveva iniziato così ad attuare atti persecutori, presentandosi all’improvviso sul luogo di lavoro della ex compagna, un albergo nel quale lo stesso prenotava una stanza in modo da poterla controllare. Non sono mancate le molestie telefoniche, numerosi i contatti sull’utenza della donna e la minaccia che avrebbe incendiato l’abitazione ove lei si era trasferita. In una circostanza la donna aveva acconsentito all’ex compagno di trascorrere un pomeriggio con la figlia in sua presenza. Per l’occasione l’uomo aveva programmato un gita presso un luogo da raggiungere in treno. Purtroppo quel pomeriggio aveva un epilogo drammatico in quanto, come ricostruito dall’indagine condotta dagli investigatori del Commissariato, l’uomo aveva iniziato a molestare l’ex compagna al punto da costringerla a scendere dal treno, approfittando della sosta in una stazione ferroviaria, per fuggire. Questi a sua volta l’aveva rincorsa e rapinata del telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto. Fortunatamente la donna e la bambina venivano soccorse da un capotreno che permetteva alla donna di utilizzare il telefono di servizio riuscendo a consentire che la stessa e la piccola facessero rientro presso la propria abitazione.