Vendita stabilimento Plasmon di Latina, l’ad non si sbilancia: La produzione cresce

Sulle ipotesi di vendita o ristrutturazione degli stabilimenti italiani The Kraft Heinz Company «ha sempre deciso di non fare dichiarazioni» ma sul principale stabilimento, quello di Latina, posso confermare che «nell’ultimo anno la produzione è cresciuta del 10%, e che non produce più solo per il mercato italiano ma qui sono state trasferite produzioni estere come il tomato spagnolo, e che qui vengono prodotti anche i biscotti per gli adulti. In totale, il 70% dei nostri prodotti esce dallo stabilimento di Latina». Lo ha detto Felipe Della Negra, Amministratore Delegato Italia di The Kraft Heinz Company, l’azienda che ha in portafoglio il brand Plasmon, a margine del protocollo d’intesa sottoscritto oggi con il Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo a favore della filiera agroalimentare italiana ‘Made in Italy’.
Su Plasmon, «in ogni caso c’è un dialogo aperto col Mise. Ma a Latina i dati sono in crescita». Inoltre «l’intesa col Mipaaf sigla anche una sinergia a sostegno dell’innovazione che – ha aggiunto Andrea Budelli, Vice Presidente Ricerca & Sviluppo and global infant nutrition di The Kraft Heinz Company – avverrà attraverso lo sviluppo di attività di ricerca nei diversi ambiti necessari a garantire la sicurezza dei prodotti alimentari per i più piccoli, in collaborazione con il Crea, il Consiglio per la ricerca e l’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria».
IL PROTOCOLLO. Per rispondere alla “fame di qualità made in Italy” è stato sottoscritto, al Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, un Protocollo d’intesa tra Mipaaft e Plasmon finalizzato a valorizzare la sicurezza dei prodotti alimentari per l’infanzia, attraverso l’utilizzo crescente di produzioni agricole made in Italy, dal latte del Trentino al grano della Puglia, dal riso alla carne di coniglio, pollo e vitello per gli omogeneizzati.
Plasmon, che in Italia ha il principale stabilimento produttivo a Latina, si impegna ad aumentare, nei prossimi cinque anni, l’approvvigionamento di prodotti agroalimentari nazionali portando dalle attuali 16 mila a 25 mila tonnellate annue gli acquisiti di materie prime 100% italiane in comparti come carne, frutta, verdura, cereali, latte, pesce, olio. Il protocollo, sottoscritto dal ministro Gian Marco Centinaio e dal general manager di Plasmon – Ktaft Heinz Italia, Felipe Della Negra De Paula, prevede in particolare il rafforzamento delle filiere alimentari italiane attraverso l’utilizzo di un ‘bollo/marchio di riconoscibilità’ a tutela della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari per l’infanzia, la promozione della corretta alimentazione e adozione della dieta mediterranea nei primi mille giorni di vita dei bambini e la diffusione di buone pratiche di filiera che possano valorizzare la distintività del Made in Italy sul mercato nazionale ed estero.
Con l’accordo di oggi, sottolinea il ministro Centinaio, «andiamo a sostenere le politiche di filiera per garantire la qualità, la sicurezza e i requisiti nutritivi dei prodotti agroalimentari destinati all’infanzia. Grazie anche al coinvolgimento del Crea nel protocollo Plasmon, metteremo a disposizione sistemi e soluzioni innovative nel campo della ricerca, dall’agricoltura di precisione alla tracciabilità anche con tecnologia blockchain. Vogliamo tutelare sempre di più i produttori e i consumatori e portare le imprese a ragionare sempre più col mondo agricolo. Nella filiera ognuno dovrà sentirsi parte di un ingranaggio che dà valore aggiunto al made in Italy, aprendo una nuova era per al ricerca pubblica scelta dai privati come partner per l’innovazione e sviluppo». Sull’intesa e il nuovo bollino di qualità italiana certificata hanno espresso soddisfazione Copagri, e il segretario nazionale della Uila-Uil, Giorgio Carra.