Cyberbullismo, a Sezze l’unità mobile con gli esperti del Moige

29/04/2019 di

Farà tappa a Sezze, il 2 maggio alle ore 9 in via San Bartolomeo all’istituto comprensivo Pacifici, il progetto “Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo“.

Si tratta di una nuova campagna che il MOIGE, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il patrocinio di Anci e della Polizia di Stato, promuove nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado del territorio nazionale contro i pericoli rappresentati dal cyberbullismo.

A Sezze sarà presente l’unità mobile dell’associazione MOIGE, impegnata nella prevenzione di fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Attraverso la metodologia della peer to peer education, con attività educative interattive, materiali didattici e open day verrà promossa una maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’utilizzo improprio del web.

Il progetto si avvale del “Centro mobile di prevenzione, sostegno e supporto contro il bullismo e il cyberbullismo”, un ufficio itinerante che raggiunge direttamente le scuole e i comuni, con gli psicologi esperti della Task force antibullismo del MOIGE.

NUMERI ALLARMANTI. Secondo i dati dell’indagine sul cyberbullismo curati dall’Università La Sapienza di Roma per il MOIGE, su 1.500 ragazzi emerge che: per 8 ragazzi su 10 non è grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social, 7 su 10 non considerano grave pubblicare immagini della vittima non autorizzate. Le vittime subiscono innumerevoli disturbi emotivi e di salute fisica, ma possono subentrare conseguenze anche molto gravi tali da indurre all’autolesionismo o addirittura al suicidio.

L’entità del fenomeno evidenzia, quindi, la necessità di informare e sensibilizzare in modo diffuso ed adeguato non solo le nuove generazioni, ma anche gli adulti, come educatori naturali e punti di riferimento dei minori, per renderli più capaci di riconoscere, affrontare e fronteggiare ogni forma di violenza (fisica, verbale, virtuale) e prevenire il riprodursi di modelli comportamentali violenti.