Testate alla compagna davanti al figlio piccolo, 32enne ai domiciliari

02/04/2019 di

La polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Riesame del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, a carico un cittadino italiano già arrestato il 26 dicembre 2018 per il reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce aggravate dall’uso di un coltello verso la propria compagna.

L’uomo, il 26 dicembre, era stato bloccato sulla Strada Migliara 43 durante una lite familiare. Una giovane donna in evidente stato di shock aveva evidenti ferite al volto e copiosa perdita di sangue dal naso. La donna ha riferito di aver subito l’ennesima aggressione dal compagno, dalla quale era riuscita a sfuggire poco prima; l’uomo, trovato in casa, in evidente stato di ebbrezza alcolica, per futili motivi aveva aggredito verbalmente e fisicamente con delle testate al volto la propria compagna, in presenza del figlio minore. Fu arrestato in flagranza di reato. Successivamente fu disposta nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento alla vittima. Tuttavia, grazie alla tempestiva richiesta di aggravamento della Procura della Repubblica di Latina, accolta dal Riesame del Tribunale di Roma, ieri S. J. Italiano di 32 anni, con precedenti di polizia, è stato condotto agli arresti domiciliari in esecuzione della misura cautelare suddetta.

UN’ALTRA AGGRESSIONE A LATINA. “Sempre nella stessa serata – si legge in una nota della Questura – nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, un equipaggio della Squadra Volante interveniva in via Padre S.Agostino , in quanto era pervenuta al 113 richiesta di intervento per persona ferita a seguito di aggressione. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti prendevano contatti con una giovane donna nigeriana, in evidente stato di shock, la quale presentava diverse ferite al volto ed alla testa, con fuoriuscita di sangue, la quale non parlava la lingua italiana ed era soccorsa dai sanitari del 118. La stessa, in inglese, riferiva di essere stata aggredita dal proprio ex compagno, cittadino nigeriano, per motivi di gelosia; la donna veniva condotta presso il locale nosocomio per cure del caso; con prognosi di 25 giorni. In sede di denuncia presentata dalla donna la stessa riferiva che le minacce , gli scatti d’ira, le percosse e le violenze si protraevano già da tempo e che a causa dei continui soprusi posti in essere dall’uomo, viveva in uno stato di soggezione, manifestando timore e paura per la propria incolumità. Per l’uomo fermato, identificato per I.E, nigeriano del ’92, accompagnato presso gli uffici della Questura, , dopo aver contattato il P.M. di turno, D’Angeli, vista la trascorsa flagranza, veniva deferito per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni; tuttavia, a seguito degli accertamenti circa la sua posizione sul territorio nazionale, lo stesso risultava irregolare; pertanto, veniva accompagnato presso il C.I.E,. di Potenza, per la successiva espulsione dal territorio nazionale”.