FOTO Impianti di demolizione di auto irregolari, sequestri dei carabinieri

I carabinieri delle stazioni carabinieri forestale di Cisterna di Latina, Cori, Terracina e Priverno, coordinati dal Nucleo investigativo di polizia ambientale del Gruppo di Latina e con il supporto tecnico dell’Arpa Lazio, sezione provinciale di Latina, sono stati impegnati in una serie di controlli presso alcuni impianti di autodemolizione per accertare il rispetto della normativa di settore e quella relativa alla gestione dei rifiuti speciali.
Le verifiche hanno riguardato tre aziende ubicate in comune di Cisterna di Latina ed una in comune di Maenza.
“Tutti gli impianti oggetto di controllo – si legge in una nota – hanno fatto emergere gravi criticità in termini di rispetto delle norme ambientali e in particolare il mancato rispetto della normativa inerente la gestione de veicoli fuori uso (D.L.vo 209/2003). Tali veicoli, nello specifico, non venivano preventivamente bonificati e messi in sicurezza al fine di rimuovere i rifiuti pericolosi, inoltre il trattamento volto a gestire correttamente i rifiuti non pericolosi veniva svolto solo parzialmente, pertanto i veicoli venivano direttamente compattati per essere poi sottoposti a operazioni di smaltimento o recupero.
In particolare – spiegano i militari – nei tre impianti di Cisterna i militari intervenuti hanno provveduto a deferire all’Autorità Giudiziaria quattro soggetti titolari delle aziende per i reati previsti dall’art. 13 del D. L.vo 209/03 e dall’art. 256 del D. L.vo 152/06, per le fattispecie di gestione illecita di veicoli fuori uso e loro componenti e più in generale della gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non nonché attività non consentita di miscelazione di rifiuti. Presso tali aziende sono state sequestrate le aree utilizzate per lo stoccaggio di detti rifiuti e sequestrati complessivamente circa 6.000 mc di rifiuti speciali.
Presso l’azienda di Maenza i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Priverno hanno accertato la mancanza dei requisiti previsti dalle normative di settore per quanto riguarda i veicoli fuori uso, oltre alla mancanza delle autorizzazioni per lo scarico delle acque e pertanto hanno proceduto al deferimento del titolare e al sequestro di due aree utilizzate per lo stoccaggio di rifiuti
rispettivamente di 2.000 mq e una seconda in comune di Priverno di circa 1.500 mq. Oltre alle aree di cui sopra, sono state oggetto di sequestro rifiuti speciali per un quantitativo di oltre 200 mc e
oltre 50 veicoli fuori uso”.
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