Latina, aggiudicata la gara per la pulizia delle scuole. Ma c’è un ricorso al Tar

11/03/2019 di

La scorsa settimana il Ministero dell’Istruzione ha definitivamente aggiudicato la gara-ponte per l’appalto di servizi di pulizia e servizi di ausiliariato per il lotto 5 (Istituti Scolastici di Frosinone e Latina), permettendo alle circa 800 lavoratrici e lavoratori di mettere fine ad un lungo calvario per il quale non si sono visti pagare o hanno avuto pagate parzialmente le retribuzioni nonostante la prestazione lavorativa quotidiana.

A renderlo noto sono la Filcams Cgil Nazionale, la Filcams Cgil Roma Lazio e la Filcams Cgil Frosinone e Latina, le quali ricordano che l’aggiudicazione della gara-ponte ha anche visto un allungamento dei tempi a fronte dei continui ricorsi alla magistratura amministrativa.

Ad avvenuta aggiudicazione gli addetti del lotto 5 avevano gridato alla vittoria consapevoli del fatto che, per effetto della clausola sociale contrattuale, vi è il passaggio alle nuove aziende aggiudicatarie e quindi un ritorno alla regolarità nella gestione del rapporto di lavoro.

I sindacati ricordano che gli accertamenti svolti dagli Ispettorati del Lavoro di Frosinone e Latina hanno riscontrato e contestato alle società – intorno alla metà di febbraio scorso – oltre al mancato pagamento degli stipendi, l’evasione contributiva ed addirittura il ricorso a manodopera in nero.

In queste ore i lavoratori sono ripiombati nella più profonda preoccupazione dopo aver appreso che una ditta due giorni fa ha depositato un nuovo ricorso al Tar sezione distaccata di Latina che rischia di allungare ancora i tempi del passaggio di appalto, costringendoli a continuare a lavorare senza vedersi pagare la retribuzione e i contributi.

«Le lavoratrici e i lavoratori di Frosinone e Latina non trovano pace e sono stanchi di essere vittime di accrocchi burocratici e legali che permettono a società che non pagano stipendi e contributi di poter continuare a gestire appalti pubblici – dichiara la Filcams Cgil Nazionale unitamente alle strutture regionale e territoriale – ed iniziano a chiedersi quando la legge verrà correttamente applicata per far valere i loro diritti di fronte a tali gravi fatti, che non ledono solo loro ma anche tutto il sistema degli appalti pubblici, delle scuole nello specifico e delle imprese che operano correttamente».

Filcams Cgil conferma fin da ora che qualora non intervenisse il cambio di appalto, visto il mancato pagamento delle retribuzioni, aggravato dal mancato versamento dei contributi previdenziali, così come accertato dagli organi ispettivi del Ministero del Lavoro, riprenderanno tutte le iniziative sindacali tra cui lo sciopero ad oltranza.