Nardi, problemi tecnici sugli elicotteri che dovranno raggiungere le sagome

08/03/2019 di

Continuano i tentativi di recupero delle sagome individuate sul Nanga Parbat. “All’aviazione pakistana – spiega lo staff di Daniele Nardi – stanno risolvendo dei problemi tecnici sugli elicotteri, appena risolti saranno pronti per il decollo da Skardu alla volta del Nanga Parbat. Faranno tappa presso il villaggio di Ser per recuperare la squadra di soccorso e procederanno con una ricognizione aerea nell’area dello Sperone Mummery, dove Alex ha segnalato di aver identificato la presenza di due sagome. Al termine del sorvolo la squadra valuterà la situazione insieme ai piloti per comprendere come procedere”.

LE SAGOME INDIVIDUATE.  Daniele Nardi e Tom Ballard sono dispersi dal 24 febbraio sulla parete Diamir del Nanga Parbat, nel Karakorum pakistano. Due sagome sono state avvistate dal campo base grazie a un potente telescopio, dopo che le rocce e i lembi di neve e ghiaccio sono stati scandagliati, nei giorni scorsi, metro per metro lungo la via di salita. Ora è necessaria una valutazione ravvicinata per capire se si tratta dei corpi dei due alpinisti (in quella via non è mai passato nessuno ad eccezione dei fratelli Messner in discesa nel 1970).

Le operazioni di soccorso sono state nuovamente rallentate dalle tensioni tra India e Pakistan: l’elicottero che avrebbe dovuto salire lungo la montagna e perlustrare quell’area infatti è stato richiamato mentre era già in volo per il Nanga Parbat e destinato ad un obiettivo militare. Le due “macchie” si trovano a una quota compresa tra i 6.000 e i 6.200 metri di quota, nella parte alta dello sperone Mummery che i due alpinisti volevano a tutti i costi conquistare. Sono quasi all’uscita della via – considerata “molto pericolosa” – e poco al di sotto del plateau di neve e ghiaccio che dà accesso al trapezio finale e agli 8.126 metri della cima.

L’ipotetica posizione dei corpi è compatibile con le ultime informazioni disponibili sulla spedizione dell’italiano e dell’inglese, che risalgono al 24 settembre quando lo stesso Nardi aveva comunicato di essere salito con il suo compagno di scalata a 6.300 metri di quota e di essere poi sceso al campo 4, a 6.000 metri. Tutto si capirà con il sorvolo di venerdì mattina.