PROCESSO ALL’USURAIO, “CODICI” PARTE CIVILE

01/02/2008 di
Arriva in tribunale la vicenda di  P.S. iniziata nel 2001 quando, in seguito all’evidente necessità di ristrutturare il suo negozio, aveva contratto diversi debiti con banche e società finanziarie. I problemi, però, subentrarono allorché, per incagli burocratici, l’amministrazione bloccò i lavori di ristrutturazione, lasciando di fatto il signor P.S. senza entrate, ma con tante uscite da onorare.

 

Non avendo più la possibilità di rivolgersi al credito legale e non potendo contare sugli introiti del suo esercizio chiuso, si rivolse al classico “amico di un amico” che  pareva prestasse denaro per un interesse pari al 10%. Non aveva altra scelta, in quanto doveva onorare i debiti contratti con banche e finanziarie per poter un domani contare sull’accesso al credito che,  inevitabilmente, è necessario per poter portare avanti un’attività.

 

Il calvario iniziò proprio allora, alla fine del 2001, quando il suo debito di 130mila euro cominciò lentamente a lievitare, tanto da raggiungere i 200mila euro in meno di 4 anni. Non potendo più sostenere un simile onere, la vittima si è dunque risolta a denunciare, chiedendo al CODICI l’assistenza per accedere al fondo di solidarietà per le vittime di usura. 

 

“Oggi si è tenuta l’udienza preliminare del processo – spiega Stefania Caporilli, responsabile CODICI Latina e legale incaricato della causa – in cui è stata formalizzata la richiesta del rito abbreviato, ma, soprattutto, in cui è stata accolta dal Giudice la nostra richiesta di costituzione di parte civile nel processo. Attenderemo le prossima udienza, fissata ad aprile, per conoscere gli ulteriori sviluppi del processo”.