Picchiati dal branco in piazza San Marco, identificati 11 minorenni. Calci e pugni fino a far svenire i rivali
Ci sono dei nomi dietro alla rissa scoppiata il primo dicembre in piazza San Marco a Latina. Una lista di almeno 11 ragazzini che hanno picchiato e accerchiato due coetanei, rompendogli il setto nasale e provocando un trauma cranico con deficit visivo.
Botte, calci, pugni ma anche insulti razzisti alle due vittime di colore, di appena 14 e 15 anni. La polzia ha individuato i presunti responsabili, tutti minorenni, con età inferiore anche a 14 anni. Almeno 4 i picchiatori, mentre altri 7 incitavano e accerchiavano le vittime.
Un episodio gravissimo che pone seri interrogativi sulla sicurezza e sulla forza intimidatrice che i gruppetti di bulli hanno tra i coetanei.
Secondo la ricostruzione un gruppo di ragazzi, quella sera, ha iniziato a insultare una ragazzina che stava scherzando con un amico. Le provocazioni non sono state raccolte dalla ragazza, ma per tutta la sera il gruppo ha cercato lo scontro. Ad innescarlo tre ragazze che hanno aggredito la giovane, afferrandola per i capelli.
Poi è scoppiato il finimondo. Il branco ha bloccato le vittime che tentavano la fuga insieme alla ragazza aggredita. I due giovani di colore, nati e cresciuti a Latina, che poco prima erano intervenuti per difendere la loro amica sono stati barbaramente picchiati a calci e pugni sulla scalinata della chiesa.
Entrambi sono stati soccorsi da un’ambulanza, uno era addirittura svenuto. Poi l’arrico della polizia e il fuggi fuggi generale.
Le tre ragazze che hanno iniziato il litigio sono minori di 14 anni e dunque non imputabili. I quattro autori materiali delle violenze sono invece indagati per lesioni gravi: si tratta di due gemelli 13enni e di altri due giovani di 14 anni. Altri sei minorenni, tra i 14 e i 15 anni, devono rispondere di violenza privata o concorso in aggressione per aver accerchiato le vittime incitando gli aggressori.
Ora è tutto nelle mani del tribunale dei minori di Roma. In un precedente litigio, sempre in piazza San Marco, il gruppo di bulli, probabilmente gli stessi del primo dicembre, aveva minacciato i rivali facendo il nome del clan Di Silvio del capoluogo. Sono in corso gli accertamenti della polizia.