Marocchino morto, un indagato: “Sono distrutto, se potessi tornare indietro rimarrei con la mia famiglia”

«Sono distrutto, se potessi tornare indietro rimarrei con la mia famiglia». Lo ha detto Massimo Riccio, uno dei due indagati per la morte ad Aprilia del marocchino Hadi Zaitumi al termine dell’interrogatorio davanti al pm di Latina Giuseppe Miliano.
Accompagnato dai suoi legali, Riccio ha lasciato la procura sostenendo di non aver alcuna responsabilità nella morte del marocchino e tuttavia, se potesse tornare indietro, non rifarebbe l’inseguimento al termine del quale il marocchino è morto. «Ho chiarito la mia posizione e mi sento più sereno – ha aggiunto – ho fiducia nei miei avvocati».
Massimo Riccio ha nuovamente negato di aver colpito Zaitumi o di aver visto il suo amico, la guardia giurata Giovanni Trupo, tirare pugni o calci. «Non ho visto niente» ha risposto infatti a chi gli chiedeva se avesse visto partire un pugno.
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