VIDEO Migranti in condizioni disumane, sei arresti tra i vertici delle coop

26/06/2018 di

Immigrati maltrattati e in «condizioni disumane» all’interno di alcuni Centri di Accoglienza, sovraffollati fino a numeri quadruplicati rispetto alla capienza consentita, con gravi carenze igieniche. E un fiume di denaro che finiva nelle tasche dei gestori-truffatori, titolari di alcune Onlus di strutture del sud pontino, pronti a minacciare gli ospiti che si ribellavano agitando lo spauracchio della revoca delle misure di accoglienza. È quanto emerge dall’operazione della Squadra mobile di Latina, che ha arrestato sei persone.

I responsabili di Onlus finiti in manette, tutti italiani operanti nella gestione di diversi Centri di accoglienza straordinaria (Cas) tra i 27 e i 40 anni, sono accusati a vario titolo di falso, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture, maltrattamenti. Inganni milionari in nome dell’impegno sociale nei confronti dei richiedenti asilo: uno dei titolari pagava l’affitto per un immobile da destinare all’accoglienza, che in realtà era di proprietà degli stessi genitori, i quali erano riusciti ad incassare 141mila euro.

L’uomo, un 35enne, aveva inoltre fatto lievitare il suo stipendio nell’arco di due anni, arrivando a 5.500 euro al mese. Il 35enne gestiva di fatto un’altra Onlus, di cui risultava amministratore unico la madre, alla quale aveva trasferito quasi 300mila euro per servizi di pulizia mai effettuati. In un caso, è stato persino accertato che alcuni soldi erano stati utilizzati per il pagamento del banchetto tenuto in occasione del battesimo del figlio di uno dei titolari.

Ma i disagi si moltiplicavano: dalla mancanza di acqua calda alle fogne inadeguate, i certificati non in regola o il pesante sovraffollamento delle strutture. E chi provava a protestare veniva minacciato: «Se denunci ti faccio revocare le misure di accoglienza», diceva uno dei gestori nei confronti degli ospiti. Il titolare di una delle Onlus, pur avendo ricevuto dalla Prefettura oltre 4 milioni in poco più di due anni, ospitava gli stranieri in «strutture sovraffollate ed in condizioni disumane», riferiscono gli investigatori i quali hanno accertato che in alcuni Centri il numero degli stranieri era quattro volte superiore alla capienza. Le indagini sono partite dalla denuncia di alcuni ospiti dei Centri, i quali lamentavano continui ritardi nel pagamento del cosiddetto «pocket money».

I NOMI. Gli arrestati sono:

1) MACARO Luca, nato a Fondi (LT) il 10/02/1983, presidente onlus “La Ginestra”, custodia cautelare in carcere;

2) PANNOZZO Luigi, nato a Fondi (LT) il 19/12/78, presidente onlus “Azalea”, custodia cautelare in carcere;

3) DE FILIPPIS Paolo Giovanni, (nato a Fondi (LT) il 20/05/1979, socio fondatore onlus “Azalea”, arresti domiciliari;

4) DE LUCA Graziano, nato a Terracina (LT) il 04/12/1980, socio occulto e finanziatore onlus “Azalea”, arresti domiciliari;

5) LOMBARDI Erica nata a Fondi (LT) il 19/12/1981, socio occulto e finanziatore onlus “Azalea”, arresti domiciliari;

6) TUCCI Orlando nato a Terracina (LT) il 10/09/1991, Rappresentante Legale e socio amministratore onlus “Philia”, arresti domiciliari.

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