Festival Pontino del Cortometraggio, si inizia con un omaggio a Benigni

Il Festival Pontino del Cortometraggio scalda i motori in vista della rassegna in programma dal 5 al 9 gennaio 2011. Il primo appuntamento è per martedì 28 dicembre con la proiezione dello “SPECIALE ROBERTO presenta BENIGNI” (74 min.) di Massimo Ferrari e Gaia Capurso Regia Massimo Ferrari (una produzione Cinecittà Entertainment per Sky Cinema). Appuntamento: 28 dicembre STOÀ – via Cesare Battisti – LATINA, ORE 17.30 – INGRESSO GRATUITO
Lo speciale ripercorre la straordinaria carriera artistica dell’attore e regista italiano più conosciuto al mondo. Raccontato attraverso gli aneddoti, i luoghi e le suggestioni, le immagini dei suoi film, ma anche attraverso i luoghi della sua infanzia, i racconti degli amici, delle sorelle, dei nipoti, dei compagni di scuola, di celebri compagni di viaggio quali Nicola Piovani, Vittorio Cecchi Gori, Renzo Arbore, Alessandro Bergonzoni, Lucia Poli. Roberto Benigni tra cinema e vita, in uno speciale suddiviso in sette capitoli in cui lui stesso si racconta, confermando o confutando divertito i ricordi degli intervistati, e aggiungendo particolari inediti e aneddoti irresistibili.
SPECIALE ROBERTO presenta BENIGNI (74 min.) di Massimo Ferrari e Gaia Capurso Regia Massimo Ferrari (una produzione Cinecittà Entertainment per Sky Cinema)
Cinecittà rende omaggio a Roberto Benigni con uno speciale che ripercorre la sua straordinaria carriera artistica. Uno degli ultimi “figli” della città del cinema italiano raccontato attraverso gli aneddoti, i luoghi e le suggestioni che ci aprono alla sensibilità e all’ironia dell’attore e regista italiano più conosciuto nel mondo. Benigni a trecentosessanta gradi, attraverso le immagini dei suoi film, ma anche attraverso i luoghi della sua infanzia a Vergaio, i racconti degli amici d’infanzia, delle sorelle, dei nipoti, dei compagni di scuola, di celebri compagni di viaggio quali Nicola Piovani, Vittorio Cecchi Gori, Renzo Arbore, Alessandro Bergonzoni, Lucia Poli.
Roberto Benigni tra cinema e vita, in uno speciale suddiviso in sette capitoli in cui lui stesso si racconta, confermando o confutando divertito i ricordi degli intervistati, e aggiungendo particolari inediti e aneddoti irresistibili.
Le origini – A Vergaio, nella casa dei genitori di Roberto, in una divertente riunione familiare, i convitati, riuniti intorno ad un tavolo, ci parlano di Roberto in un travolgente “amarcord”, regalandoci uno spaccato inedito sulla formazione e maturazione più intima dell’attore. I compagni di scuola rievocano le sue interrogazioni, le gite (video in super 8 inedito di Benigni in gita) confessando il modo “originale” con cui superarono gli esami di maturità. E poi, in un mix di materiale d’archivio e di racconti, vengono rievocati gli episodi salienti della sua formazione artistica: la sua partenza per Roma in cerca di fortuna, le difficoltà, i primi spettacoli, l’orgoglio e la spinta del padre di Roberto, il primo film. E Benigni ci accompagna in questo percorso punteggiandolo ed arricchendolo con la sua poesia e la sua proverbiale ironia.
L’oscar – Il famoso grido della Loren Roberto! Roberto! Nella ormai storica notte dei tre oscar per La Vita è bella fu preceduto da altre due invocazioni del nome di Benigni, lo avevate mai notato? Ebbene si, la sorella e la nipote di Roberto, presenti in sala, gridarono quel nome prima della Sophia nazionale, quasi ad invocare gli dei del cinema perché accogliessero il nostro toscanaccio nell’Olimpo dei grandi della storia. E a completare la narrazione un inedito racconto di Benigni: l’incontro con Giovanni Paolo II, avvenuto proprio dopo il viaggio in America. L’episodio è ovviamente memorabile e merita di essere ascoltato dalla viva voce del protagonista che, insieme a Vittorio Cecchi Gori, rievoca un pomeriggio intero passato con il Santo Padre. Il tutto suggellato da foto.
Benigni e il potere – Dal famoso episodio con Berlinguer alle celebri invettive contro i politici, le uscite pubbliche di Benigni hanno sempre destato scalpore e divertimento. Le ripercorriamo anche con l’aiuto di Renzo Arbore, col quale quasi trenta anni fa Benigni girò Il Papocchio, divenuto ormai film culto, ma allora censurato per la disinvoltura con cui prendeva in giro i riti della Chiesa.
Benigni e la poesia – Ad aprire il capitolo sono due dei vecchi cantastorie con cui Benigni girava nelle piazze e nei bar della Toscana sfidandosi in rima. Il rapporto diretto con la poesia comincia allora, ma quello con Dante inizia alle scuole medie, come raccontato da uno dei suoi amici d’infanzia. Benigni alla poesia ha dedicato soprattutto il suo ultimo film La tigre e la neve, in cui la guerra, l’amore, la vita e la morte vengono affrontate dal poeta protagonista della vicenda. Tenere tutto questo sul filo sottile dell’emozione, in un mix di comicità e poesia, è la grande arte dell’attore-regista toscano.
Benigni e le donne – Dai suoi celebri incontri ravvicinati con la Carrà e le altre donne del mondo dello spettacolo potremmo pensare ad un Benigni sfacciato nella vita come nell’arte, invece gli amici ci raccontano della sua timidezza e dei suoi amori tenuti segreti. L’attore Carlo Monni rievoca i primi tempi della loro amicizia con qualche avventura e il divertimento con Troisi in Non ci resta che piangere, fino ad arrivare all’amore travolgente e duraturo con Nicoletta Braschi, che nella vita come nell’arte rappresenta la sua compagna. Così Benigni viaggia tra poesia e comicità, dall’irresistibile duetto con la Carrà sul sesso femminile e maschile, alle sequenze della Vita è bella in cui corteggia la Braschi dando fondo a tutte le sue risorse di romanticismo.
Il paese dei balocchi Il nostro viaggio continuerà in uno de i suoi luoghi più cari e magici: Papigno. Una cittadina vicino Terni in cui Roberto Benigni ha creato la sua città dei Balocchi, dove tutto è possibile, dove l’irreale si trasforma in sogno realizzabile. Papigno è un luogo d’altri tempi, dove è stato possibile ricreare il magazzino dei giocattoli, il campo di concentramento de La vita è bella, il paese dei Balocchi, l’Oceano in cui nuotava placidamente il mostruoso pescecane ed ancora il teatro dei burattini, il paese di Geppetto e quello di mare dove abita la Fata Turchina Qui Roberto Benigni ha girato, nel 1997, “La vita è bella” che gli è valso un Oscar e ha preso vita nel 2001 la favola di “Pinocchio”. Ed è qui, ci confessa Benigni, che nascono tutti i suoi film, “ascoltando” il corso del fiume Nera.
Caro Roberto… Spazio libero per le dediche: ognuno degli intervistati, specie chi non lo vede da tempo come la sua maestra, si rivolge direttamente a Benigni per una dedica o una richiesta. E Benigni risponde a tutti…
Latina24ore.it è media partner del Festival Pontino del Cortometraggio