‘Ndrangheta, cocaina dall’Olanda all’Italia: condanne per 80 anni di carcere
Sei condanne per complessivi 80 anni di carcere e due assoluzioni. Si è concluso dopo oltre sei ore di camera di consiglio il processo a due esponenti della famiglia Crupi, sospettati di legami con la ‘ndrangheta, e ad altre persone, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’assoluzione è arrivata per Giovanni e Rosario Cilia, padre e figlio. Condannati invece Rocco Crupi a 21 anni; Vincenzo Crupi a 20 anni; Emanuele Cilia 10 anni; Pietro Cinotti a 10 annI e 4 mesi; Antonionicola Morganella a 10 anni e 8 mesi; Arben Qushku a 11 anni.
Il pubblico ministero Giuseppe Bontempo aveva invece chiesto complessivamente 122 anni di reclusione.
L’operazione si era conclusa il 28 settembre del 2015 nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma che aveva scoperto un traffico di cocaina tra l’Olanda e l’Italia gestito da alcune famiglie legate alla ‘ndrangheta calabrese.
Nel capoluogo pontino, dove alcuni esponenti della famiglia si erano trasferiti da circa un decennio, la base operativa: un’azienda florovivaistica, la Krupy srl, con sede a Borgo San Michele che era in realtà una base di importazione e smistamento dello stupefacente.
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