CLAN MENDICO, REGIONE PARTE CIVILE

15/01/2008 di
Al via davanti alla Corte di Assise di Latina, presieduta dal giudice Toselli, il processo a carico di alcuni esponenti del clan Mendico, l’organizzazione camorristica attiva sino al 2001 in tutto il sud pontino. Tra gli imputati spiccano Orlandino Riccardi ed Ettore Mendico. Tra le contestazioni il reato di associazione mafiosa e due  omicidi compiuti nella zona di San Cosma e Damiano, Baia Domizia, Castelforte negli anni ’90.

 
La Regione Lazio, rappresentata in giudizio dall’avvocato Francesco Di Ciollo, ha chiesto la costituzione di parte civile. Nell’istanza viene sottilineato come l’attività criminosa contestata agli imputati abbia inciso negativamente sulla vita sociale ed economica di molte realtà della provincia di Latina. Presente in aula anche di Giulio Vasaturo, componente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio. «I cittadini onesti di questa provincia – ha spiegato Vasaturo  – sono tutti parte lesa in questo processo. La Regione Lazio, costituendosi parte civile, intende ancora una volta ribadire la ferma opposizione delle Istituzioni e della società civile contro ogni mafia e chiedere il risarcimento dei danni che le organizzazioni criminali causano alla nostra comunità. Credo sia un segnale importante che va molto al di là del suo alto valore simbolico». Il processo è stato rinviato, per questioni procedurali, al prossimo 26 febbraio.