Arsenico nell’acqua: il piano di Acqualatina, Cisterna e Cori

24/11/2010 di
CARTA_ATO4_ARSENICO 2010

E’ stato presentato il piano di Acqualatina S.p.A. per la risoluzione del problema dell’arsenico.

“Si è tenuta oggi – si legge in una nota firmata da Acqualatina, Comune di Cori, Comune di Cisterna di Latina – alla presenza di rappresentanti di Acqualatina S.p.A., della Segreteria Tecnico-Operativa dell’ATO4, dei Comuni di Cori e di Cisterna di Latina, dell’ASL e dell’ARPA Lazio, la conferenza richiesta appositamente dall’Autorità d’Ambito per discutere in materia di arsenico in vista della pubblicazione delle decisioni in materia prese dall’UE per quanto attiene la mancata concessione della deroga.

Tale pubblicazione renderà automaticamente nulla l’autorizzazione tuttora vigente. Nel corso di questo primo incontro è stato presentato da Acqualatina S.p.A. un piano di azioni a breve e a lungo termine per la risoluzione della problematica nei due Comuni di Cori e Cisterna di Latina, impattati dai nuovi limiti imposti dall’UE per i valori di arsenico. Per quanti riguarda il Comune di Cisterna di Latina, i cui valori di arsenico sui due terzi del territorio comunale superano i 20 μG/L, sono già in atto i lavori di costruzione di una condotta di captazione che, a partire dal 2012, permetterà di rifornire il Comune direttamente dalla centrale di Ninfa che non mostra presenza di arsenico.

Anche per il Comune di Cori, che vede comunque valori di arsenico mediamente inferiori ai 20 μG/L, il gestore sta predisponendo l’installazione di un impianto di trattamento delle acque. Questa la soluzione a lungo termine nei due Comuni per riportare i valori sotto il limite consentito dalla legge (10 μG/L). In attesa della conclusione dei lavori a Cisterna, al fine di sopperire nell’immediato, il gestore ha previsto anche per questa zona l’installazione di un impianto di trattamento delle acque che permetterà un notevole abbattimento dei valori di arsenico.

Durante la riunione Acqualatina S.p.A. ha garantito un piano di monitoraggio straordinario e continuo al fine di rilevare e comunicare prontamente eventuali valori fuori norma alle autorità competenti. Punto importante della conferenza sono state anche le strategie informa comunicative che saranno mirate, grazie ad un lavoro sinergico con i media e gli studi medici, all’informazione sul corretto utilizzo della risorsa idrica, specie per le fasce più esposte come donne incinte e bambini al di sotto dei 3 anni.

Non appena recepite le direttive UE a livello nazionale e segnalate dal Ministero della Salute le specifiche in materia di utilizzo della risorsa idrica, seguiranno a quello odierno ulteriori incontri finalizzati alla diffusione capillare e puntuale dell’informazione ed alla divisione dei ruoli per ciò che riguarda il rifornimento di strutture pubbliche con servizi sostitutivi”.