TERME, IL COMUNE TRATTA CON “CONDOTTE”

10/01/2008 di
di MONICA FORLIVESI *
 
Il grande buco delle terme di Fogliano deve essere in qualche modo chiuso, o almeno ridimensionato, rischia di mettere in ginocchio le già poco floride casse del Comune di Latina. Ed è questo che sta tentando di fare l’amministrazione Zaccheo insieme alla Provincia (i due enti soci della Terme di Fogliano spa), tanto che nei giorni scorsi i rappresentanti dei due enti hanno incontrato i rappresentanti della società Condotte nel tentativo di arrivare ad una transazione, di bloccare il pagamento del famoso debito di quattro milioni di euro, quello dal quale scaturì il decreto ingiuntivo sparito nei meandri del Comune. Anche perché se non si paga i terreni andranno all’asta.

 
L’obiettivo è arrivare ad un’intesa, ma si stanno battendo anche altre strade. Le ipotesi? La più classica, arrivare a un accordo e chiudere la partita con una cifra ridimensionata, ma non sembra questa la strada prescelta. La secondo ipotesi è quella di coinvolgere Condotte in un progetto e, visto che quello termale è tramontato, potrebbe essere quello della riqualificazione della Marina sulla quale sta lavorando fin dal primo mandato il sindaco Vincenzo Zaccheo.
 
Coinvolgere Condotte, che potrebbe dare un buon controbuto in termini economici, nel progetto che prevede di ridisegnare il Lido di Latina, di renderlo un centro turistico finalmente appetibile con tanto di porto una ricettività alberghiera degna di questo nome. Il Comune l’amo l’ha gettato, ora si tratta di vedere esattamente quali sono i termini della proposta e quali sono le valutazioni della società Condotte. Nell’arco di poche settimane, forse addirittura giorni, dovrebbe arrivare una risposta ai vertici del palazzo di piazza del Popolo. Intanto ieri della variante generale si è parlato in commissione Urbanistica, dove è stata illustrata la delibera di indirizzi.
 
Ma torniamo alle terme e al debito legato ai lavori di trivellazione dei pozzi. La società Terme di Fogliano spa è in liquidazione e il debito che Condotte vanta nei confronti della società Terme è di oltre 7 miliardi di vecchie lire. Rispetto a questo debito ci sono una lunga serie di controversie e complicazioni. Il debito infatti venne riconosciuto dall’allora presidente della Fogliano spa, Salvatore Apostolico, nel 2000. Sulla base della lettera da lui firmata Condotte ha avviato la procedura per ottenere un decreto ingiuntivo, datato 2003, poi utilizzato per un pignoramento immobiliare e misteriosamente “scomparso” dal Comune.
 
L’avvocatura del Comune ha impugnato l’atto appellandosi a vizi di forma e difetti di notifica, ma il Tribunale civile ha giudicato il ricorso tardivo e inammissibile, dunque il debito va pagato per intero, con gli interessi maturati e l’aggiunta di oltre 40.000 euro di spese di giustizia. Insomma una vicenda spinosa, circa quattro milioni di euro, soldi pubblici che il Comune rischia di dover sborsare in cambio di nulla, di nessun beneficio per la collettività, del vuoto. Di qui il tentativo di una transazione con Condotte le cui sorti si conosceranno nelle prossime settimane. (* Il Messaggero, 10-01-2008)