Simeone: Assurda la decisione di Zingaretti sul Centro di Alta Diagnostica di Latina

13/07/2017 di
Giuseppe Simeone

«Il diniego, da parte della Regione Lazio, all’installazione del tomografo PET – RM ibrido da 3 Tesla di campo per il Centro di alta diagnostica a Latina non è altro che l’ennesima dimostrazione di come Zingaretti non abbia a cuore l’interesse dei cittadini e del Lazio. Si tratta di un atto ingiustificabile. Inaccettabile perché lesivo del diritto dei cittadini della provincia di Latina e del Lazio a disporre di una eccellenza nel settore sanitario e diagnostico senza pari in Italia». Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.

«Per queste ragioni, – prosegue la nota – dopo aver letto con attenzione gli atti, ho depositato una interrogazione urgente chiedendo al presidente Zingaretti se intenda, fermo restando il superamento dei rilievi di natura burocratica ed amministrativa, assicurare l’autorizzazione all’installazione di un tomografo ibrido PET-RM di intensità di campo magnetico statico pari a 3 Tesla presso il Centro di alta diagnostica di Latina considerata l’importanza che tale tecnologia innovativa e all’avanguardia rappresenta in termini di efficienza ed efficacia dei servizi di eccellenza offerti ai cittadini in campo sanitario nella provincia di Latina, nel Lazio e in Italia. È vergognoso che chi amministra questa Regione anziché farsi parte integrante della risoluzione degli ostacoli che insorgono, a qualsiasi titolo e in qualsiasi settore a partire dalla sanità, si riduca a prenderne atto e ad agire come censore.

La realizzazione del Centro di alta diagnostica a Latina non comporta alcun onere a carico del sistema sanitario e per la Regione Lazio e prevede l’attuazione del cosiddetto »Privato sociale« mettendo a disposizione delle famiglie e delle persone con reddito pari o inferiore ai 12mila euro l’anno l’erogazione gratuita di prestazioni ad alto contenuto diagnostico. Un progetto di valenza internazionale, sociale ed operativa, che ci chiede come istituzioni di mettere in atto ogni azione in nostro potere, nel rispetto delle norme, al fine di arrivare alla realizzazione del Centro di alta diagnostica e al rispetto di quanto previsto nell’accordo siglato nel 2012 tra il Comune di Latina, la Provincia di Latina, la Asl di Latina, l’Università La Sapienza di Roma e il Comitato promotore per la Fondazione Scienza e Ricerca. Le alte tecnologie di Diagnostica per Immagini previste nel progetto della Fondazione Roma prevedono una Risonanza Magnetica/PET che è una metodica combinata di una Risonanza Magnetica ad alto campo ( 3 Tesla ) particolarmente indicata nella diagnostica Neuro ed in campo oncologico (malattie tumorali), e PET (diagnostica funzionale) con simultaneità e complementarietà dei rilievi diagnostici. E dotarsi di tale tecnologia che, dati i costi, il sistema sanitario nazionale non potrebbe affrontare, porrebbe la provincia di Latina e la Regione Lazio in posizione di grande rilievo nazionale ed internazionale. La Regione e il presidente Zingaretti con questo atteggiamento, invece di sostenere tale progetto viene meno al ruolo che gli è stato affidato dai cittadini, continua a penalizzare i servizi e le comunità che rappresentiamo mortificando ogni iniziativa possa migliorare la loro vita. Zingaretti non deve fare il ragioniere, deve governare la Regione assumendosi le responsabilità che ne derivano. E nel caso specifico del Centro di alta diagnostica a Latina doveva intervenire da padre nobile per trovare con gli Enti interessati la soluzione migliore e più rapida per superare quegli ostacoli che, come si evince dalla determinazione contenente il diniego, sono di natura burocratico amministrativa. Aspettiamo Zingaretti in aula per sentire dalla sua voce cosa intenda fare. È la seconda volta che la Regione Lazio ostacola un progetto di eccellenza nel campo sanitario. Abbia il coraggio di spiegarci il motivo e mostri la responsabilità di contribuire a risolvere i problemi ostacoli insorti o di ammettere che la salute dei cittadini non gli interessa».